Il gruppo consigliare del Pd, con il suo capogruppo, Sabrina Vescovi, incalza la giunta di Renata Tosi sulle scelte urbanistiche e commerciali di Riccione.
Come più volte ribadito la politica urbanistica di questa maggioranza ha deciso di promuovere il commercio delle catene a basso prezzo. Ed è certo che il turista che arriverà a Riccione, avrà come prima tappa proprio Viale Ceccarini.
Dove consumerà la sua capacità di spesa. Una maxi offerta a prezzi stracciati che lascerà le briciole ai commercianti di Viale Dante e Gramsci.
Non parliamo poi di Viale San Martino, totalmente abbandonato dal sindaco. È un fatto noto che le grandi catene abbiano “occupato” i centri di tutte le città. È anche un fatto noto che Viale Ceccarini avesse una identità “unica” in Italia. Che andava preservata e sostenuta. Era il nostro quoziente di valore rispetto ad altre località.
È anche vero che la crisi economica ha messo in difficolta tutto il commercio, anche quello di qualità. Ma è pur vero che in cinque anni di governo Tosi nulla è stato fatto per difendere il commercio degli imprenditori locali.
Persino la guerra ai negozietti “Bangladesh” è rimasta nelle parole della campagna elettorale della Tosi. Al di là delle promesse sono ancora tutti aperti.
E nemmeno i tappetini del Natale sembrano costituire un gran vantaggio al commercio Riccionese. 6 vetrine chiuse in Viale Ceccarini negli ultimi due mesi.
Non servono altri dati per confermare che c’è un problema.
Il sindaco ha dichiarato nell’ultimo consiglio che per la riqualificazione di Viale Ceccarini, chiederà un contributo di collaborazione e condivisione ai cittadini. Significa che siamo in alto mare.
Dopo cinque anni di governo e mille promesse ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano.
E nuovi megastore di bassissimo livello. Gli stessi del centro commerciale “le befane”. D’inverno, sicuramente più accoglienti”
