Riceviamo e pubblichiamo in versione integrale una nota inviataci dalla Segreteria del Partito Democratico di Riccione sulle associazioni che operano in collaborazione con l’Ufficio di Piano della Perla Verde.
Leggiamo da un comunicato del 29 marzo 2018 di una Associazione di Volontariato che “a partire dal mese di aprile 2018, fino a data da destinarsi, le attività dei Centri di Animazione Sociale di Riccione”, saranno sospese. Al di là delle ragioni amministrative che hanno indotto l’Ufficio di Piano di Riccione a “sospendere” le attività, e sulle quali chiederemo un chiarimento, sorprende negativamente che solo il 28 marzo e solo telefonicamente ci sia preoccupati di comunicare la sospensione. Cioè 4 giorni prima della chiusura dei servizi!
I centri di animazione sociale sono luoghi in cui si fa esperienza di solidarietà, aperti a tutta la comunità con una attenzione particolare alle persone anziane, in condizione di fragilità sociale, relazionale o psicologica.
La rete della solidarietà a Riccione è un valore vivo e connaturato alla nostra identità. Ogni giorno una miriade di associazioni e centinaia di volontari offrono il loro contributo e aggiungono qualità di vita alle persone più fragili e vulnerabili.
Non crediamo che servizi così preziosi per i benessere dei cittadini più vulnerabili della nostra Comunità possano essere “liquidati” con una telefonata, costringendo le Associazioni a interrompere bruscamente da un giorno all’altro i loro servizi. Indipendentemente dalle ragioni che hanno indotto l’Ufficio di Piano ad assumere questa decisione, crediamo che questo modo di fare non vada bene e non sia serio. Non va bene e non è serio perché appare evidente dalle modalità utilizzate che non solo non vi è stato rispetto per le Associazioni e i cittadini che beneficiano dei loro servizi ma la modalità induce anche a pensare che ben poco valore, viene attribuito a queste offerte di servizio donate alle persone a rischio solitudine e disagio psico-sociale.
La preoccupazione ovviamente non è rivolta solo nei confronti dell’associazione di cui abbiamo letto il Comunicato, ma di tutte le associazioni che operano nella città in collaborazione con l’Ufficio di Piano e che potrebbero essere anch’esse nelle condizioni di sospendere le attività.
Chiediamo dunque ai Responsabili dell’Ufficio di Piano ed al Sindaco Renata Tosi di rimediare immediatamente a questo grave errore e ricucire immediatamente la frattura sociale che si è determinata a causa di questa decisione, che appare, ci sia permesso di ribadirlo, alquanto superficiale per i tempi e le modalità utilizzate.
E ci chiediamo: quante altre associazioni sono in questa condizione? Come l’amministrazione intende risolvere questa sgradevole situazione? Oltre alle risorse dedicate a fare risplendere Riccione nel Mondo è possibile destinare immediatamente delle risorse per dare continuità a queste azioni sociali che pur non facendo molto rumore ed immagine, agiscono poderosamente sulla qualità di vita delle persone più fragili?
Pretendiamo dal Sindaco una risposta tempestiva e positiva a favore (una volta tanto), di quella parte di cittadini più nell’ombra eppure così preziosi per la comunità.