Il Pd di Novafeltria critica la gestione del sindaco Zanchini. Secondo i Dem il sindaco non si confronta con i cittadini
“Il metodo Zanchini: faccio io e poi ti chiedo cosa ne pensi Per chi si chiedesse com’è vivere a Novafeltria ai tempi dell’amministrazione Zanchini, ecco un paio di indicazioni che riteniamo poter essere utili: è come andare al ristorante e, appena seduti, prima ancora di
aver aperto il menù, vedersi recapitare primo, secondo, contorno, vino e dolce, e solo allora sentirsi chiedere dal cameriere cosa vorremmo ordinare per pranzo.
Oppure, per chiarire il concetto, è come rivolgersi all’imbianchino per dipingere casa e il giorno dopo, rincasati dal lavoro, sorprenderlo in piedi in mezzo al salotto con il rullo in mano, le pareti gialle fluorescenti, e sentirci rivolgere la domanda: di che colore la devo fare?
È questa, a Novafeltria, l’idea di partecipazione democratica della giunta Zanchini. È questo il modo in cui intende coinvolgere la cittadinanza nelle scelte importanti per il comune. L’amministrazione più rancorosa della storia ha infatti convocato per domani, venerdì 21 aprile, un’assemblea pubblica finalizzata a illustrare i dettagli della nuova progettazione della viabilità e del centro storico di Novafeltria.
Si tratta di tre progetti relativi alla realizzazione del nuovo terminal corriere, alla riqualificazione del fabbricato ex–stazione e alla realizzazione del nuovo collegamento stradale tra quell’area e la Marecchiese. Il Presidente del Consiglio Comunale, Lorenzo Cantori, tiene a sottolineare che si tratta di un modo per dialogare con la cittadinanza e raccogliere i suoi suggerimenti.
Nobile proposito!
Peccato però che tutti gli interventi siano stati già appaltati, i progetti fatti e finiti, e che questa promessa di coinvolgere la cittadinanza non sia altro che l’ennesima presa in giro di un’amministrazione che ha ormai ampiamente dimostrato di fregarsene totalmente dell’opinione della gente di Novafeltria.
Il Presidente del Consiglio Comunale, per interposta persona, crede evidentemente che i cittadini di questo comune siano nati ieri e dunque non capiscano che dietro la sua vuota offerta di dialogo, una volta sollevato il velo dell’ipocrisia, non si trova altro che la materia di cui è fatta questa amministrazione: il nulla cosmico.”
