Il segretario del Pd Stefano Giannini interviene sull’ordine del giorno approvata dalla maggioranza (5 Stelle) del Comune di Cattolica sulle vaccinazioni obbligatorie. Questo il suo intervento.
“Il tema della vaccinazione obbligatoria é delicato poiché in Italia, per varie ragioni, non ultima la strumentalizzazione politica di alcune forze politiche, sta creando preoccupazione di molte famiglie, seppure minoritarie. E per chi si occupa di amministrazione pubblica la preoccupazioni dei cittadini quando si discute di certe tematiche come la salute dei figli va tenuta in considerazione, affrontata con rispetto e trattata con serietà.
Ma proprio per questo quando si hanno incarichi istituzionali non si dovrebbe trattare la questione con superficialità e ipocrisia, che altro non sarebbe che una presa in giro delle famiglie al fine di carpirne il consenso politico. L’ordine del giorno approvato dalla maggioranza 5 stelle del Comune di Cattolica ne è un chiaro esempio.
Dopo una roboante premessa con richiami ai massimi principi dello statuto dei diritti dell’uomo che è un evidente strizzatina d’occhio ai movimenti no vax (come dire senza dirlo: “vedete siamo con voi e la pensiamo come voi”) si ha ben cura di evitare di prendere posizione contro i vaccini: non si sa mai; e se poi muore qualche altro bambino per meningite o per morbillo? Meglio poter dire: “mai affermato di essere contro i vaccini” come già fatto in analoghe drammatiche situazioni da Beppe Grillo.
Però elettoralmente l’ipocrisia di far capire che si è no vax paga per cui il capogruppo 5 stelle nel presentare l’ordine del giorno pare abbia esordito roboantemente con “ci rendiamo conto che con questa iniziativa co poniamo fuori dalla legalità. E contro una legge nazionale” Ma dopo l’aulica premessa, il paventato risibile rischio di tumulti popolari nella pacifica Cattolica invernale e l’esordio roboante del capogruppo l’ordine del giorno si conclude in poche righe in cui si chiede che la giunta si adoperi presso le autorità competenti perchè si prendano idonee iniziative per superare le preoccupazioni dei genitori e si chieda la sospensione dell’obbligo vaccinale fino al pronunciamento della Corte costituzionale (ben sapendo che la stessa Regione Veneto che lo ha richiesto ha rinunciato alla moratoria perché inammissibile in via amministrativa).
Insomma fuffa demagogica. Parlare di salute pubblica con una tale superficialità e incompetenza magari può portare qualche facile consenso ma conferma l’irresponsabilità e l’ipocrisia demagogica dei 5 stelle. Se veramente un Comune volesse fare una cosa seria organizzi momenti informativi coinvolgendo l’azienda sanitaria locale.”
Stefano Giannini segr. Prov.le Partito Democratico