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PD, candidati a sindaco di Rimini, Lega bifronte e Conad pigliatutto

Partito Democratico

La mia opinione sulle primarie l’ho già scritta la settimana scorsa. I fatti di questa settimana, in Italia, mi confermano il giudizio. Vanno riformate. Così come sono previste nello statuto del Pd diventano oggetto di “incursioni” da parte di alcune forze politiche a cui “sta a cuore” indebolire il partito Democratico e non certo rafforzare la coalizione di centrosinistra. Ad esempio a Bologna, Isabella Conti, di Italia Viva e candidata direttamente da Renzi, partecipa alle primarie in competizione con il candidato del Pd Matteo Lepore. Una candidatura che ha di fatto “spaccato” il Pd. Il segretario cittadino dei Dem (dimissionario) ha fatto il ticket con la Conti. L’eurodeputata Gualmini, da sempre vicina al presidente Bonaccini (sostenitore di Lepore), si schiera con la sindaca di San Lazzaro e così buona parte degli ex renziani rimasti nel Partito Democratico. Invece a Roma, Calenda, candidato di Azione e Italia Viva, non partecipa alle primarie e si candida direttamente alle elezioni in contrapposizione con il centrosinistra. A Napoli la candidatura di Roberto Fico è osteggiata da Renzi e così ogni accordo con i 5 Stelle a Torino. In questo modo le primarie diventano soltanto uno strumento per scardinare la linea politica del PD laddove vi è l’occasione. Il Pd d’altra parte paga un errore grave. Non aver fatto i congressi sul territorio. Il risultato è che i gruppi dirigenti sono ancora quelli eletti con Matteo Renzi. Un secolo fa, politicamente parlando.

Isabella Conti e Matteo Lepore

Candidature a sindaco di Rimini

  • Centrosinistra

Nel centrosinistra tutto è ancora aperto. Tutte le soluzioni sono sul tavolo. Le 72 ore chieste dal segretario Paolo Calvano venerdì della settimana scorsa sono diventate giorni. Ma non è questo il problema. Basta che si voglia realmente raggiungere l’obiettivo. Io condivido ciò che il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha dichiarato nei giorni scorsi: “Io penso che servirebbe una scelta che metta insieme e d’accordo. Se si va su una terza soluzione condivisa forse è il modo per uscire uniti e compatti e costruire un centrosinistra largo e anche civico”.

Una terza soluzione, a questo punto è la più convincente. La condizione è che sia condivisa. Tutto dipende da come si presenterà il segretario Paolo Calvano alla direzione comunale di lunedì sera. Con una proposta puntuale e concordata, oppure con una soluzione da approfondire. L’ipotesi dell’avvocato Moreno Maresi sta incontrando molte difficoltà sia nella coalizione, a sinistra come tra alcune componenti dei civici, che nel Pd. Altre proposte potrebbero avere condivisioni più ampie. Sinceramente stride, con il lavoro che sta facendo il segretario regionale e dopo le dichiarazione di Stefano Bonaccini, vedere Sadegholvaad indire un appuntamento elettorale oggi pomeriggio nella spiaggia libera del porto. Nessuno chiede di smobilitare in anticipo. ma evitare iniziative palesemente di sfida elettorale sarebbe stato opportuno. D’altra parte la presa di posizione del Presidente della Regione non può essere archiviata con un alzata di spalle. Il gruppo dirigente del Pd di Rimini se ne deve far carico e trovare la soluzione indicata. In particolare i segretari del Pd Filippo Sacchetti e Alberto Vanni Lazzari hanno l’onere e l’onore della proposta e della soluzione.

L’avvocato Moreno Maresi

  • Centrodestra

Nel centrodestra irrompe la candidatura di Alessandro Ravaglioli. I motivi li ha spiegati lui in modo dettagliato. Una candidatura di livello, avendolo conosciuto in consiglio comunale come capogruppo di Forza Italia e del Popolo delle libertà. Lo dico con grande franchezza. L’opposizione di centrodestra allora era molto più preparata, battagliera rispetto a quella conosciuta negli ultimi anni in consiglio comunale a Rimini. A parte Gioenzo Renzi e pochi altri, buona parte della minoranza in consiglio comunale è stata silente su tutte le più importanti iniziative della maggioranza. Già sento i commenti. Ma come, ti lamenti che la minoranza è stata silenziata in comune? E’ una fortuna per il centrosinistra che governa. Invece penso di no. La democrazia, un’assemblea elettiva, hanno bisogno di maggioranze e minoranze. La mancanza della minoranza non fa crescere il dibattito nella città, non vengono esaltate le scelte di una comunità. Insomma, un impoverimento per tutti.

Il centrodestra, tuttavia è alla ricerca di una soluzione di un civico ed ha declinato, per ora, la disponibilità di Ravaglioli. Al momento sono tanti i no che hanno ricevuto gli esponenti del centrodestra da ipotetici candidati civici. Aspettano la risposta da parte di un professionista  che viene definito da esponenti del centrodestra come una possibile candidatura autorevole. Anche in questo caso è probabile un no. Vedremo. Ho l’impressione che alla fine aspetteranno chi candiderà il centrosinistra.

Ingegnere Alessandro Ravaglioli

La Lega partito di lotta e di Governo

La linea della Lega è da tempo chiara. Stare dentro il governo per decidere come utilizzare le risorse finanziarie europee, ma nelle piazze e fuori del governo per la propaganda elettorale permanente. Ora arriva anche lo stop a Mario Draghi su riforme strategiche per il paese, dal fisco alla giustizia. Questa Lega, di governo e di lotta, viene applicata anche a Rimini. L’onorevole Morrone pensa di usare i ruoli di governo a fini puramente partitici. Lo ha già fatto con il ministro del turismo Garavaglia in visita a Rimini, il quale ha evitato di invitare  le categorie economiche tutte e non coinvolgendo le istituzioni locali. Si è ripetuto con l’incontro organizzato sempre dall’On. Morrone sulla Marecchiese e la viabilità della Valmarecchia con il viceministro alle infrastrutture Alessandro Morelli della Lega venerdì scorso. Un incontro assai poco istituzionale e molto politico pro Lega. Il risultato è stato semplice. Quattro comuni e la provincia di Rimini hanno disertato quell’incontro. L’On. Morrone dovrebbe imparare a rispettare i ruoli. Libero di fare tutte le iniziative politiche per la Lega, ma non può venderle per iniziative istituzionali.

L’on Jacopo Morrone della Lega

La Conad investe su Rimini

Ha fatto notizia la vendita all’asta dell’ex nuova questura di via Ugo Bassi. Una storia durata 20 anni che si chiude con l’asta fallimentare vinta dal gruppo Conad per quattro milioni di euro. Ovviamente si chiude solo in parte. Nessuno conosce allo stato attuale quali sono le prospettive dell’edificio, realizzato per essere una questura ed ora in forte degrado. E neanche delle aree libere limitrofe. Infatti, dopo la revoca del piano integrato da parte del Comune di Rimini, tutta l’area oggetto dell’asta non ha una destinazione urbanistica precisa. Vi è solo uno studio di massima, approvato dalla giunta comunale di Rimini, che prevede una serie di funzioni tra cui la sede degli uffici comunali di Rimini ora in affitto ed anche un supermercato di 1500mq. La Conad ha già precisato che aprirà il confronto con la prossima amministrazione comunale, dopo le elezioni di ottobre che decideranno l’elezione del nuovo sindaco.

Per altro, sempre il gruppo Conad, si è aggiudicato un’altra asta fallimentare per un’area poco distante dall’ex questura, quella in via Giuliani di 27mila mq. In questo caso non sono previste destinazioni commerciali. In pochi mesi Conad ha investito oltre 9 milioni di euro in un’attività che pare più legata al “real estate” che al proprio core business di centri commerciali. La solidità e serietà del gruppo è una garanzia per gli investimenti. Spetta all’amministrazione comunale trovare il corretto equilibrio tra interesse pubblico e interessi degli investitori.

 

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