Con decreto del Presidente della Provincia n. 77 del 13/09/2018 sono stati convocati i comizi elettorali per l’elezione del Presidente della Provincia e dei dodici componenti del Consiglio provinciale. Le elezioni si terranno mercoledì 31 ottobre 2018.
Il Presidente della Provincia è eletto dai Sindaci e dai Consiglieri dei 25 Comuni della Provincia e dura in carica quattro anni. Sono eleggibili a Presidente della Provincia i Sindaci il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni.
Le candidature e le liste dovranno essere presentate all’Ufficio elettorale provinciale
– dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di mercoledì 10 ottobre 2018;
– dalle ore 8.00 alle ore 12.00 di giovedì 11 ottobre 2018;
Questo dice la legge. Domani occorre presentare le liste, sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto e le candidature a Presidente della Provincia sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto.
Pur essendo elezioni di secondo grado, sono ore impegnative per i partiti. Trovare il candidato a presidente, formare una lista che tenga conto di gruppi politici e territori. Da quando vi è la Provincia di Rimini, il presidente è sempre stato espressione del centro sinistra. Il presidente uscente è Andrea Gnassi sindaco di Rimini. In base alla legge per il Pd\centrosinistra gli unici candidati possibili alla carica di sindaco sono il presidente uscente Andrea Gnassi, il Sindaco di Gemmano Riziero Santi ed il sindaco del comune di Montescudo-Monte Colombo Elena Castellari.
Ieri sera si è svolta la riunione della segreteria del Pd che ha deciso sulla candidatura a presidente della provincia e sulla lista dei candidati.
Il candidato a presidente è Riziero Santi. Andrea Gnassi ha deciso di non ricandidarsi per i troppi impegni e non potendo garantire una presenza continuativa come richiede quel ruolo. Una scelta a sorpresa. In tanti scommettevano sulla ricandidatura di Gnassi. Sul nome di Santi vi è stata ampia condivisione.
Più complicato per il Pd far quadrare la lista dei consiglieri provinciali. Incrociare i territori con i gruppi politici non è stato semplice. Sicuramente in lista vi saranno due esponenti del civismo (Patto civico) con il consigliere comunale di Rimini Mirco Muratori e la sindaca di Talamello Francesca Ugolini. Queste due candidature dovrebbero garantire un voto compatto dei consiglieri comunali di Patto Civico di Rimini e Riccione oltre ai consiglieri di Talamello.
Più complicata la composizione della lista del Pd. Rimane fuori (al momento) dalla rappresentanza territoriale Bellaria Igea Marina. E’ la prima volta, si fa notare dal Pd di Bellaria, che un comune sopra i 5 mila abitanti rimane fuori dalla rappresentanza provinciale in quota Pd. Il Pd di Bellaria ha chiesto di rivedere la decisione.
Non sono mancati inoltre, sempre in casa Pd, malumori sulle modalità che hanno portato alle decisioni su presidente e lista. Molto probabile una convocazione della direzione per la giornata di mercoledì 10 ottobre.
In casa del centrodestra e Movimento 5 Stelle si cerca di trovare una proposta condivisa. Non è semplice. Il centrodestra governa Bellaria, Riccione, Coriano e Morciano (oltre ad altri comuni sotto i 5000 abitanti). I 5 Stelle, Cattolica.
Difficile che vi possa un’unica lista con centrodestra e 5 Stelle. L’unica soluzione è una candidatura condivisa con l’impegno in caso di vittoria di una vicepresidenza ad un esponente 5 Stelle.
La candidatura più accreditata per convincere i 5 Stelle è quella del sindaco di Coriano, Domenica Spinelli. In molti sono convinti che in realtà terminerà come nel 2016. Una candidatura vincente del Pd\centrosinistra e una candidatura di bandiera del centro destra con i 5 Stelle che non hanno presentato lista e candidato e non si sono presentati al voto. Vedremo.