«L’Italia ride di Riccione». Marco De Pascale, segretario di Patto Civico, ha scritto una “Lettera aperta alla Sindaca di Riccione” in cui torna ad attaccarla sul tema vaccini, a pochi giorni dai severi commenti su Facebook del medico Roberto Burioni.
«Cara Sindaca Renata Tosi, l’Italia, in particolare quella social, mondo da Lei assiduamente frequentato, ride di Riccione – comincia -. Dopo le sue esternazioni sul fatto che non multerà i genitori che non sottoporranno i figli ai vaccini, e dopo le sue risposte che hanno denotato non solo l’ignoranza in materia di vaccini, ma anche l’arroganza di voler dare giudizi tranchant su materie a Lei sconosciute, è stata infine messa alla berlina dal Prof. Burioni, massimo esperto della materia».
«Siccome la pagina Facebook del Prof. Burioni è seguita in tutta Italia da quasi mezzo milione di utenti, le reazioni, oltre 11.000 e i commenti, oltre 1000 al netto di quelli volgari, hanno condannato Lei senza appello e con Lei Riccione – continua De Pascale – . Non paga, l’indomani Lei ha condiviso un articolo dove un gruppo di no-vax sosteneva come dubitare del principio dell’immunità di gregge fosse legittimo».
«Puntuale il Prof. Burioni ha così commentato: “Io mi chiedo se i riccionesi che hanno votato questa pittoresca signora si stanno rendendo conto della qualità intellettuale della persona che è a capo della loro bellissima e ospitale cittadina e dello sgomento (legittimo) che questo può provocare nei turisti che, oltre ad amare Riccione, non mettono in dubbio l’utilità dei freni, la forza di gravità, l’allunaggio e l’immunità di gregge”.
A seguire altre 5000 reazioni ed oltre 500 commenti. Tra i commenti più carini, questo: “Gentilissima Signora Renata Tosi, pro tempore Sindaco di Riccione, quest’anno avevo deciso di venire a trascorrere, insieme alla mia famiglia, un paio di settimane di ferie a Riccione. Purtroppo, o per fortuna, mi vedo costretto, grazie alla sua presa di posizione sull’argomento “vaccini”, a cambiare idea. Passerò due settimane di ferie da qualche altra parte, mi dispiace per le attività produttive della Sua cittadina ma non vedranno i miei soldi.” (Commento del sig. Claudio Calvo di Napoli)».
«Molti sono poi quelli che si chiedono come una persona che fa tali affermazioni possa essere stata eletta Sindaco, che tra le altre cose è il responsabile sanitario della città. Insomma è bastato poco dall’esterno per inquadrare la situazione dell’amministrazione riccionese; sarà che da fuori si giudica e si vede meglio la realtà, anche se noi pur da dentro la bolla riccionese lo avevamo capito ugualmente».
«Ecco Sindaca Tosi, quello che le chiediamo – aggiunge il segretario di Patto Civico – è un momento di riflessione; non reagisca d’impeto come è solita fare. Si fermi, si rilassi, e pensi al bene della città che dice di amare.
Pensi se gli italiani sapessero che Lei, che si professava Sindaca del no alla cementificazione, consentirà la costruzione di veri e propri grattaceli sulla prima linea del nostro lungomare; pensi se sapessero che ha vinto le elezioni mentendo sapendo di mentire sulla possibilità di fermare il TRC; pensi poi se sapessero che a Riccione, la città che nell’immaginario collettivo nazionale è il luogo del divertimento e dell’avanguardia, a mezzanotte si spegne tutto e tutti a nanna; ma questo, dato il calo visibile a occhio nudo dei turisti, probabilmente già lo sanno, così come sanno che da cinque anni a Riccione non si apre un cantiere di opere pubbliche (viale Ceccarini, viale Dante ed il porto sono in condizioni pietose) mentre si spendono milioni di euro di tassa di soggiorno per tappeti, plastiche e scenografie di dubbio gusto per il Natale e la Primavera, o si lascia la città addobbata da Giro d’Italia a due mesi di distanza dalla tappa riccionese».
«Burioni ed i commentatori si chiedono come abbiano potuto i riccionesi eleggerla addirittura per due volte.
Beh la prima era frutto del desiderio di cambiamento dopo settant’anni di governi di sinistra, oltre che frutto della menzogna sul TRC. Ma la seconda….. la seconda è davvero imperdonabile. Nonostante una grossa parte della sua maggioranza – capita l’aria che tirava – le abbia tolto la fiducia facendola cadere, e nonostante l’impegno della società civile a denunciare la sua inadeguatezza, Lei è riuscita a farsi rieleggere ottenendo un misero 28% di preferenze rispetto agli aventi diritto al voto».
«Quindi cari Italiani, – conclude – Riccione non è Renata Tosi; il 72% dei riccionesi Renata Tosi non l’ha votata.
Ma siccome le parole volano, mentre i fatti restano, Le chiediamo Sindaca Tosi di dimostrare davvero l’amore che dice di avere per Riccione: prenda atto del suo fallimento, mediatico, turistico, infrastrutturale, e soprattutto economico, e si dimetta immediatamente. Sarebbe il più grande regalo che potrebbe fare alla città».