SONO CINQUE gli ultras della Vis Pesaro indagati per aver caricato nei pulmini della trasferta a Rimini mazze e caschi. Ma la Digos ne cerca altri 40, ossia tutti quelli che affollavano all’andata i cinque pulmini. Aver identificato intanto i conducenti è stato facile: i loro nomi figuravano nel contratto di noleggio dei mezzi con i quali hanno raggiunto lo stadio riminese, il 22 dicembre scorso, per assistere alla partita in trasferta della Vis Pesaro. Che non ha registrato alcun incidente né fuori né dentro il campo. Il problema c’è stato al momento della ripartenza.
Sicuramente è stata proprio grazie alle forze dell’ordine che si sono evitati scontri che potevano degenerare anche in violenza. Infatti alla Polizia non sono sfuggiti 5 pullmini parcheggiati in zona stadio. All’interno vi era mazze e caschi. Facile pensare che dovevano servire per un dopo partita poco pacifico. Gli agenti hanno atteso, dopo la fine della partita (1 a 1 il risultato finale) per individuare chi erano i tifosi che occupavano i furgoncini. Nessuno si è presentato.
I tifosi pesaresi hanno preferito abbandonare i mezzi di trasporto con cui erano arrivati e fare ritorno in treno. Si tratta di circa 40 persone. Evidentemente si erano accorti che i pullmini erano sotto osservazione da parte delle forze dell’ordine ed hanno preferito evitare di dover dare non facili spiegazioni sui motivi della presenza di spranghe, mazze da baseball e caschi.