Nonostante i blocchi della piattaforma Rousseau, le proteste e le minacce di ricorsi degli esclusi, il cambiamento in corsa delle regole per rientrare nelle quote rosa, le parlametarie del MoVimento 5 Stelle sono state dichiarate ufficialmente chiuse.
Niente proroga, dunque, questa possibilità fosse stata annunciata in apertura delle votazioni on line: “Nel caso si creasse, per la grande partecipazione, l’effetto di coda virtuale ai seggi nelle ultime ore che potrebbe causare difficoltà ad accedere al sito, la scadenza sarà prorogata e sarà possibile votare dalle 10 alle 14 di giovedì 18 gennaio”.
Le “code virtuali” in effetti ci sono state e hanno provocato una marea di reazioni, dalla delusione di chi non riusciva a votare, all’invito a tenere duro con pazienza, “la virtù dei forti”; dalla sorpresa di constatare che “nelle circoscrizioni di Roma, per la Camera, circa il 10% di profili risultano vuoti, o senza foto o senza cv o entrambi”, fino al sospetto che l’ingorgo fosse opera di un attacco esterno.
Ma ormai, rien ne va plus: in serata sul Blog di Beppe Grillo è apparso questo post dove si legge: “C’è stata una grande partecipazione”, tutto si è svolto “con regolarità” e “la proroga non è stata necessaria”.
Quindi l’annuncio: “I risultati delle votazioni sono stati affidati a due notai che li custodiranno fino a domenica. Le liste definitive saranno annunciate questa domenica a Pescara“.
In attesa del verdetto, c’è però chi in qualche modo ha già vinto. Sono quei pentastellati che nel presentare la propria “disponibilità” alla candidature hanno inviato video che stanno già spopolando in rete.
Tutte le testate si stanno sbizzarrendo in compilation delle autocandidature che meglio “bucano” il video. E fra chi si è già guadagnato un posto in prima fila, presente in tutte le selezioni, c’è senza dubbio Paolo Pasini da Cesena, già celebre come “quello del curriculum alternativamente prestigioso”: