Noi di Più Europa non possiamo che dirci soddisfatti della conferenza tenutasi due giorni fa presso Ecomondo a cui ha partecipato anche il nostro segretario nazionale Benedetto della Vedova. Tanti sono stati gli interventi tecnici e numerosi i casi d’esempio analizzati che hanno trovato realizzazione in altre parti d’Europa con condizioni morfologiche molto simili a quella di Rimini. Di grande interesse sono stati gli studi menzionati a proposito della sostenibilità ambientale del progetto con attenzione particolare alla fauna marina e ai volatili migratori.
L’attinenza alle evidenze scientifiche e ai dati economici, per noi resta il fil rouge su cui basare le scelte in ambito ambientale e di innovazione. Durante la conferenza è emersa la necessità, che Più Europa da sempre reclama, di un piano energetico integrato e diffuso sul territorio che possa favorire una reale svolta energetica verde. Vogliamo sottolineare che a livello tecnologico, l’eolico sarà indispensabile per raggiungere gli obiettivi energetici regionali e nazionali sulle rinnovabili.
La nostra posizione sul progetto rimane la stessa: Senza tifo o pregiudizi bisogna valorizzare gli aspetti positivi e confrontarsi rapidamente, ed in modo efficace, sugli aspetti critici (come ad esempio la distanza delle pale eoliche dalla costa). Siamo favorevoli ad un piano energetico locale ma ci auguriamo che la richiesta di “tavoli” di confronto non siano solo l’alibi per rinviare ancora.
Si è temporeggiato per decenni sul tema energetico, ora Rimini ha l’occasione per dimostrare che non è semplicemente la città della “dolce vita”, ma che è soprattutto una città moderna, pioniera nell’innovazione e che non teme le sfide globali. La questione estetica non regge se ideologica e se comparata con l’esigenza climatica che oggi affligge il Pianeta.
Più Europa Rimini sosterrà ogni iniziativa supportata da studi, dati e che verrà implementata tramite processi di innovazione tecnologica. La transizione verso economie sostenibili attraverso l’uso di energie rimane una delle nostre priorità politiche.
