A Riccione Patto Civico aspetta ancora risposte sulla questione dei redditi e incarichi non dichiarati da parte di due consiglieri del palacongressi. E le vorrebbe dal sindaco Renata Tosi.
“Sono passati cinque giorni – scrivono Carlo Conti e Marco De Pascale – da quando abbiamo sollevato la questione del mancato rispetto della legge da parte di due consiglieri su tre della New Palacongressi, consiglieri di diretta nomina fiduciaria della sindaca Tosi. La questione è quella nota della pubblicazione della situazione patrimoniale e degli incarichi pubblici da parte dei consiglieri del Palas come prevede la legge; la Presidente Bergamaschi e la consigliera Rita Leardini hanno ottemperato ai loro obblighi, i consiglieri Patrizia Leardini e Gianfranco Sanchi no. Quello che stupisce – oltre alla palese e sfrontata violazione della legge da parte di soggetti aventi cariche pubbliche – è il totale silenzio della sindaca sulla vicenda”.
“Si tratta di due soggetti nominati da lei sola, soggetti quindi di sua fiducia; come può tollerare ed infine accettare la sindaca che si permettano di comportarsi contra legem?”.
“La New Palacongressi è società posseduta per più della metà dal Comune di Riccione. Gli azionisti sono quindi i cittadini che hanno il diritto di veder rispettati gli obblighi di legge dagli amministratori della società: pertanto o il sindaco è nelle condizioni di far rispettare la legge da parte dei suoi nominati, oppure deve pretendere le loro dimissioni. Altrimenti è connivente di questa illegalità”.
“La domanda che tutti ci facciamo è perché non forniscano questi dati che la legge obbliga a rendere pubblici. Sappiamo già che un consigliere ha avuto incarichi dall’amministrazione ed a maggior ragione abbiamo il diritto di sapere chi siano queste persone e cosa facciano”.
“Nell’occasione tra l’altro vorremmo anche sapere se gli incarichi dati dal Comune alla società alla quale fa capo il consigliere del Palas Sanchi, abbiano o meno portato a risultati utili alla città”.
“Rammentiamo a tal riguardo che gli incarichi erano: 1) quello di individuare la documentazione necessaria per creare a Riccione uno scalo per le navi da crociera; 2) quello di intercettare finanziamenti europei per Riccione.
Dato che entrambi gli incarichi sono stati pagati con i soldi dei cittadini, le risposte e la trasparenza sono d’obbligo”, concludono il capogruppo e il segretario di Patto Civico Oltre.
