Pochi giorni fa una studentessa riminese di 23 anni si è rivolta ai medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘Infermi’ e ha raccontato di essere stata violentata e segregata in casa per una notte da un cittadino pachistano. I medici avrebbero riscontrato ecchimosi e lividi compatibili con il suo racconto. L’uomo, identificato in un 43enne è stato denunciato a piede libero dalla Polizia per violenza sessuale e sequestro di persona.
Ora si scopre che lo stesso uomo, meno di un anno fa aveva tentato uno stupro ai danni di una ragazza russa di 24 anni. A settembre la Procura della Repubblica di Rimini aveva chiesto il rinvio a giudizio per il pakistano per i reati di violenza sessuale e sequestro di persona. Anche per quella violenza la tecnica usata dall’uomo è stata la stessa. Ha conosciuta la ragazza mentre era dietro al bancone dell’attività di vendita di kebab nei pressi della stazione. Anche nel caso della ragazza russa è stata segregata in caso dello stupratore per lunghe ore.
In tanti si stanno chiedendo per quale ragione l’uomo sia ancora a piede libero.