PM 10 col freddo e Ozono con la bella stagione: sono questi, da sempre, i problemi dell’atmosfera che respiriamo. L’Arpae – Sezione Provinciale di Rimini ha pubblicato i dati sulla qualità dell’aria nel territorio di sua competenza relativi a luglio e il riepilogo dei primi sei mesi del 2018.
In luglio, nelle stazioni di rilevamento di Rimini (Marecchia), San Clemente, San Leo e Verucchio, i dati appaiono in netto miglioramento rispetto al 2017, ma gli sforamenti sono stati tuttavia numerosi:
“Durante il mese di Luglio – spiega Arpae – le condizione climatiche hanno favorito la formazione di O3, la cui concentrazione ha raggiunto valori superiori al valore obiettivo di 120 μg/m3 (calcolato come media mobile sulle 8 ore) in tutte le stazioni della Rete in cui viene monitorato. La soglia di informazione e quella di allarme, pari rispettivamente a 180 e 240 µg/m3 (calcolati su base oraria), invece non sono state superate in alcuna stazione”.
“Per quanto riguarda gli altri inquinanti, come è normale aspettarsi in questo periodo dell’anno, le concentrazioni sono state abbastanza contenute e non si sono registrate criticità”: si tratta degli altri agenti che vengono monitorati dall’Agenzia, e cioè PM10. PM2.5, Biossido di azoto, Benzene, Monossido di carbonio,.
In giugno e maggio le cose erano andate molto meglio, come del restio era prevedibile:
Ma da gennaio ad aprile compreso il problema erano state le polveri sottili del PM10. Anche questo dato è in miglioramento rispetto al passato, ma il problema resta: