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Gli ospedali della Romagna tornano a livello arancione

Nella settimana dal 21 al 27 febbraio in Romagna sono stati eseguiti 22.888 tamponi (molecolari e antigenici) registrando 4.442 nuovi casi positivi (19.4%). “Dopo 4 settimane di aumento – commenta AUSL Romagna – in relazione alla diffusione della cosiddetta variante Omicron, per la quinta settimana si registra una diminuzione nuovi casi sia in termini assoluti (- 1.908) che percentuali”. In calo anche il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni /100.000 abitanti in tutti i distretti dell’ AUSL della Romagna.

Il tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID in lieve calo rispetto alla scorsa settimana
ed in totale sono ricoverati 170 pazienti, di cui 10 in terapia intensiva. “Considerando l’andamento dei nuovi casi, dei ricoveri totali, dei ricoveri in terapia intensiva e decessi da inizio pandemia si vede come a differenza delle ondate precedenti l’aumento considerevole dei nuovi casi delle ultime settimane non ha corrispondenza di ricoveri”, prosegue l’Azienda sanitaria.


Complessivamente sono stati sospesi 149 operatori tra dipendenti e convenzionati in tutta l’azienda USL della Romagna perchè non vaccinati. A Rimini sono 2 in meno rispetto a una settomana fa, a Ravenna uno in più, a Forlì e Cesena il numero è invariato.

Il numero dei soggetti vaccinati nei centri vaccinali aziendali al 28 febbraio è di 900.481 con prima dose,
854.872 con seconda dose 563.683 con terza dose a cui vanno aggiunte 106.768 dosi somministrate dai MMG. Immutato il distacco delle provincia di Rimini dal resto della Romagna. Anche nelle fasce d’età adulte più recalcitranti (30-39 anni) la percentuale media di chi ha avuto almeno una dose è comunque del 75%. Più base quelle della fascia 12.19 anni e soprattutto 5-11 anni.

La situiazione nelle scuole vede un ulteriore calo delle classi in quarantena rispetto alla settimana scorsa: -4 a Rimini, -6 a Ravenna, -1 a Cesena, -3 a Forlì.

 

 

“I dati della settimana presa a riferimento – commenta Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna – confermano un ulteriore calo della circolazione del virus. Su tutto il territorio romagnolo scendono i nuovi casi di positività e anche sul versante ospedaliero si osserva una incoraggiante riduzione dell’occupazione dei posti letto nei reparti covid e nelle terapie intensive. Tant’è che l’allerta del piano ospedaliero aziendale torna a livello arancione e questo significa per gli ospedali romagnoli prepararsi a un ritorno alla normalità. E’ un nuovo importante segnale di miglioramento, la situazione è favorevole e possiamo pertanto guardare al futuro con prudente ottimismo. Sul fronte vaccinale, siamo partiti ieri con le somministrazioni della quarta dose di richiamo (booster) alle persone immunodepresse che ricordo possono accedere liberamente ai centri vaccinali aziendali, senza prenotazione. Una altra importante novità riguarda l’avvio delle vaccinazioni, solo con prenotazione obbligatoria, con il siero Novavax destinato alle persone dai 18 in su che non hanno ancora scelto di ricevere alcuna somministrazione. Speriamo davvero che questo nuovo siero anti- covid possa convincere chi ancora ha dubbi e paure”.

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