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Ordinanza Regione. Cosa cambia per commercio, attività produttive e servizi

In molti si stanno chiedendo, dopo l’approvazione della nuova ordinanza emanata dal presidente della Regione Stefano Bonaccini per il territorio riminese, cosa sia possibile fare, cosa sia possibile tenere aperto oppure è obbligatorio tenere chiuso.

Proviamo a sintetizzare sulla base di quanto scritto nell’ordinanza.

  • È disposta la sospensione delle attività produttive di beni e servizi da parte di persone fisiche e aziende sul territorio della Provincia di Rimini ad esclusione diattività produttive di beni alimentari e di quelle attività produttive di beni con accertate esigenze di produzione finale e di spedizione di prodotti giacenti in magazzino, a condizione che operino esclusivamente attraverso l’attuazione di idonei protocolli organizzativi e operativi.

Questo comma entra in vigore il 22 marzo a mezzanotte e riguarda tutte le attività produttive di beni e servizi svolte da aziende o persone fisiche. I servizi che saranno chiusi sono ad esempio banche (aperti solo i bancomat), studi professionali, servizi alle imprese  (patronati, associazioni del settore che svolgono servizi ecc..).

  • Sono ammesse le attività  agricole e le attività dei presidi sociosanitari quali presidi ospedalieri, case della salute, luoghi di cura privati esistenti .
  • Possono rimanere aperti le attività di produzione di servizi urgenti per le abitazioni (idraulici, elettricisti, ecc.) e quelle indispensabili per consentire la mobilità mediante uso degli automezzi di automazione (meccanici, elettrauti, gommisti ecc.), quelle strumentali all’erogazione dei servizi pubblici e all’attività delle pubbliche amministrazioni ad esempio le Poste;
  • Rimangono aperti negozi di generi alimentari, farmacie e parafarmacie, fornai, rivenditori di mangimi per animali, edicole, distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, commercio al dettaglio di materiale per ottica, produzione agricola e allevamento. Chiudono i tabaccai (rimangono aperti i soli distributori automatici).
  • Gli esercizi commerciali che possono tenere aperti hanno gli stessi orari attuali con la limitazione dell’accesso ad un componente per famiglia (non si va fare la spesa in due), fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani.
  • Sono sospesi tutti i cantieri di lavoro ad eccezione di quelli urgenti connessi alla messa in sicurezza del territorio e a quelli relativi ad opere pubbliche di somma urgenza e di ripristino dei luoghi pubblici
  • Sono chiusi i cimiteri comunali, garantendo, comunque, la erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione, cremazione delle salme. Sono chiusi anche parchi pubblici, orti comunali, aree di sgambamento cani, arenili in concessione e liberi, aree in adiacenza al mare, lungomari, aree sportive a libero accesso.
  • L’attività di trasporto è ammessa solo se connesse al rifornimento di beni essenziali
  • Il trasporto pubblico verrà riprogrammato riducendo orari e corse.
  • Nel corso della giornata di sabato 21, la viabilità provinciale subirà rilevanti modificazioni: molte strade secondarie subiranno un blocco di interdizione al passaggio dei mezzi per convogliare il traffico lungo le principali direttrici della provincia e consentire così controlli più efficaci da parte delle forze dell’ordine. Sempre sabato, sarà cura della Provincia e dei Comuni interessati fornire ai cittadini ulteriori dettagli circa la viabilità modificata.
  • Gli spostamenti nell’area provinciale e con i territori confinanti sono  ammessi all’interno dei criteri fissati dal Decreto governativo dello scorso 8 marzo (solo motivi comprovati di lavoro, salute o necessità essenziali).

L’ordinanza resta in vigore sino al 3 aprile 2020

Testo dell’ordinanza

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