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Operazione antimafia contro il clan Laudani, blitz dei carabinieri anche a Rimini

Cagliari, Catania e Rimini sono le province in cui, dalle prime luci dell’alba, si svolge l’operazione antimafia dei carabinieri denominata “Terra bruciata” contro un clan di Randazzo, che gli inquirenti ritengono sia inserito nella cosca mafiosa Laudani.

Un’operazione antimafia dei carabinieri del comando provinciale di Catania è in corso contro un clan di Randazzo ritenuto inserito nella cosca mafiosa Laudani.
Oltre 200 militari dell’Arma stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare del Gip del capoluogo etneo nelle provincie di Catania, Cagliari e Rimini.
Più di 30 gli indagati accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni e concorso in violazione di domicilio aggravata da violenza sulle cose a mezzo di incendio. È contestata anche l’aggravante del metodo mafioso.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, hanno consentito di individuare i componenti del gruppo mafioso operante nel Randazzese ed inquadrato nel clan Laudani.
Dall’attività investigativa, denominata `Terra bruciata´, sono emerse anche ipotesi di scambio elettorale politico-mafioso con riferimento alle elezioni comunali del 20

L’operazione `Terra Bruciata´, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia etnea ed eseguita da carabinieri di Catania, ha permesso di disarticolare
il gruppo dei Sangani, operante nel Randazzese quale articolazione territoriale del clan Laudani, detti «mussi i ficurinia» (`labbra di ficodindia´).
Secondo la Procura, «oltre ad un fiorente traffico di cocaina, hashish e marjuana», l’indagine ha «consentito di documentare  come gli indagati abbiano, nel corso degli anni, esercitato un asfissiante e capillare controllo del territorio ai danni di attività economiche della zona, i cui titolari venivano intimiditi con minacce e danneggiamenti per sottostare al pagamento del `pizzo´».

Durante le indagini, inoltre, militari dell’Arma hanno trovato, sotterrato in una località di campagna, un arsenale costituito da pistole, fucili e numerose munizioni.
Nell’inchiesta sono confluiti atti sulle elezioni amministrative di Randazzo dell’anno 2018: per l’accusa dagli accertamenti «sono emerse interferenze degli appartenenti al sodalizio mafioso sull’Amministrazione Comunale e, in particolare, su tre rappresentanti, attuali e passati, di quel Comune».
Dettagli sull’operazione `Terra bruciata´ saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 10.15 nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Catania.

Ansa

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