L’albanese 29enne Genard Llanaj , che la notte del 18 aprile 2018 uccise a colpi di pistola il senegalese 27enne Makha Niang, in via Coletti, è comparso davanti al giudice in sede di udienza preliminare.
L’avvocato difensore dell’albanese, Tiziana Casali, ha chiesto il rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica. Il Pubblico Ministero Paolo Gengarelli si è opposto ma alla fine il giudice Manuel Bianchi, ha dato il via libera. Verrà conferito un incarico nei prossimi giorni.
Durante l’udienza preliminare Llanaj ha preso la parola per spiegare le ragioni del suo gesto, che ha ucciso un uomo seduto su una panchina che non conosceva. Una follia come ha ammesso lo stesso albanese dovuto all’uso di cocaina. Inoltre ha aggiunto di una persecuzione di cui si sentiva vittima. Pensava che ci fossero sui connazionali che volevano fargli pagare vecchie storie accadute in Albania. Questo il motivo per cui si è armato. “Quella notte quando ho visto il ragazzo sulla panchina pensavo fosse uno del gruppo che lo perseguitava. Ha sparato per spaventarlo, per farlo andare via non per ucciderlo“ha detto.
Ora sarà la perizia psichiatrica ha stabilire le condizioni dell’albanese al momento dell’uccisione.