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Omicidio di Rivabella, la Corte d’Assise conferma condanna a Lek Preci, assolti i due figli.

La corte di Assise di Bologna ha confermato ieri la condanna a 25 anni di reclusione già inflitta in primo grado a Lek Preci, albanese, responsabile dell’omicidio di Petrit Nikolli, della sua stessa nazionalità, nella drammatica serata del 25 maggio 2016. La notizia è che la Corte ha invece assolto i due figli, che in primo grado erano stati condannati in concorso per l’omicidio di Nikolli.

L’uomo fu freddato alle spalle da un colpo esploso dalla pistola di Preci davanti al ristorante i Cavalieri di Rivabella di Rimini. Per gli inquirenti la tragedia era stata il triste esito della vendetta concepita da Preci assieme ai figli. Uno dei due, Edmond, era stato lasciato dalla ragazza, scappata in Riviera assieme allo zio assassinato poi a Rimini. Ora la sentenza della Corte d’assisi ha sparigliato le carte condannando solo l’esecutore materiale del delitto. La Procura generale aveva chiesto per Lek ed Edmond Preci l’ergastolo e per l’altro figlio 23 anni di reclusione.

Stando a quanto riporta il Corriere Romagna , alla lettura della sentenza, Preci avrebbe esultato commuovendosi per la gioia di vedere liberi i suoi due figli.

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