È ancora latitante l‘autore dell’accoltellamento di ieri sera a Rimini che è costato la vita a un 74enne filippino e residente a Villa Verucchio. “Siamo profondamente colpiti dal delitto”, commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad. Confermando che “non si sa ancora nulla sulle modalità efferate di questo omicidio e dunque tutte le piste rimangono aperte”. Il primo cittadino confida “nel lavoro degli inquirenti e degli investigatori per avere rapidamente risposte a una cosa tanto tragica”.
In queste ore di caccia all’uomo si susseguono le prese di posizioni da parte di esponenti politici. Gioenzo Renzi di FdI chiede “provvedimenti urgenti per la sicurezza”, dato che l’accoltellamento “ripropone la situazione di insicurezza per le migliaia di persone che usufruiscono della Stazione”, dove va istituito un presidio delle Forze dell’ordine.
Occorre inoltre potenziare l’illuminazione dei marciapiedi di viale Cesare Battisti e delle pensiline di fermata degli autobus. Mentre a monte è urgente la realizzazione della Cittadella della Sicurezza nella dismessa Caserma Giulio Cesare. Per il collega di partito Carlo Rufo Spina, come sottolinea sui social “la situazione della sicurezza e della criminalità sta diventando un problema quasi irrecuperabile”.
Mentre Loreno Marchei della Lega ribadisce che “una vita ammazzata non deve accadere a prescindere. Soprattutto alle 19.30 di domenica, davanti alla stazione ferroviaria della capitale del turismo, almeno quella che era tale e che, in questo modo, non lo diventerà più”. Da troppi anni, conclude, “i fenomeni che intercettano risorse e finanziamenti a destra e manca nascondono la testa sotto la sabbia”. Sulla sicurezza occorre agire, conclude, “con tutte le modalità e i mezzi possibili, anche ricorrendo al privato e con la moltiplicazione, non aumento, delle unità cinofile. Da subito”.
(Agenzia DIRE)