E’ stato firmato, la scorsa settimana, dal Ministro per le politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, il decreto fermo pesca 2018. Non sarà un fermo pesca unico per l’adriatico come è successo negli ultimi anni.
Da Lunedì 30 luglio si inizia da Trieste ad Ancona. Si riprenderà il 9 settembre, dopo 42 giorni.
A seguire le altre zone dell’Adriatico:
Da San benedetto del Tronto a Termoli dal 13 agosto al 23 settembre
Da Manfredonia a Bari dal 27 agosto al 7 ottobre;
Misura in vigore da diversi anni, il fermo pesca viene attuato per permettere il ripopolamento della fauna ittica e favorirne la riproduzione.
Va specificato che non tutte le imbarcazioni saranno bloccate dal fermo pesca. Sono infatti vietate soltanto la pesca “a strascico” per il pesce “demersale”, ovvero che vive sul fondo (triglie, sogliole, rombi, canocchie, seppie…), in quanto questo tipo di pesca distrugge le uova dei pesci; e la tecnica di pesca “a volante” (con cui si catturano alici, sardine, sgombri, saraghi, cefali…).
Mentre sono invece liberi di rifornire il mercato ittico i medi e piccoli pescherecci equipaggiati con attrezzi e strumenti fissi, come reti da posta, cogolli, parangali, nasse…