Ogni anno, da 72 anni, l’amministrazione comunale di Rimini, unitamente alle autorità civili e militari, commemora il sacrificio di Mario Capelli, Luigi Nicolò, Adelio Pagliarani.
Oggi, corone di alloro sono state deposte in piazza Tre Martiri, al monumento ai caduti della 1.a Guerra Mondiale in piazza Ferrari e in via Ducale.
I tre giovani partigiani (rispettivamente 23, 22 e 19 anni), furono catturati a seguito di una delazione il 14 agosto nella loro base partigiana, in via Ducale. Furono tradotti in carcere alle Grazie, a Covignano.
Lo stesso giorno furono processati sommariamente – dopo essere stati anche torturati – dalla corte marziale delle forze armate tedesche comandate dal colonnello Christiani e condannati a morte. Vani furono i tentativi – soprattutto da parte di alcuni religiosi – di commutare la pena capitale con la deportazione.
Prima dell’esecuzione, i tre ragazzi riuscirono a far pervenire alle famiglie delle lettere, proprio attraverso un religioso .
“Cara mamma, l’ultimo piacere che io ti domando, non piangere tanto, la mia fine è arrivata ma sempre pieno di coraggio e di fede io muoio ma da uomo”, scrive Adelio Pagliarani.
“Carissima sorella e nipoti, l’ultimo momento della vita lo dedico a voi, e tu devi promettere di non disperarti troppo per me perché mi recheresti un altro dispiacere. Io come i miei cari amici moriamo molto sereni e non l’abbiamo mia temuta la morte, mi spiace di non avervi potuto vedervi ma forse è stato meglio non so se avrei resistito a non piangere”, scrive invece Luigi Nicolò alla sorella e ai nipoti.
Mario Capelli scrive ai genitori: “Carissimi genitori, vengo a voi in un momento di grande sciagura e perché ritroviate in voi, tutta la fede ed il coraggio che essa può darvi: di non disperarvi, di non piangere, di non rimproverare nessuno, perché io stesso attraverso la mia fede a tutti ho perdonato, ma mi è di conforto estremo, il vostro perdono”.
Alle sei del mattino del 16 agosto 1944, sul piazzale delle Grazie arrivano alcuni ufficiali tedeschi, seguiti da una piccola squadra di turcomanni, ex soldati russi prigionieri e arruolati dalla Wermacht come ausiliari.
Con le mani legate dietro la schiena, i condannati vengono condotti in piazza Giulio Cesare.
Lì, alla vista di tutti vengono impiccati ad una trave approntata per l’occasione. Capelli al centro, Nicolò e Pagliarani ai lati. Quale monito, i corpi vengono lasciati esposti sotto il sole per l’intera giornata.
Nella prima seduta del nuovo Consiglio comunale di Rimini, il 1° novembre 1946, ai tre ragazzi è dedicata la piazza dove sono stati trucidati.
Da quel giorno non esiste più piazza Giulio Cesare, ma piazza Tre Martiri.
Le iniziative a ricordo dei tre martiri proseguiranno nella serata del 16 agosto, alle ore 22 nella Corte degli Agostiniani in via Cairoli 42, con lo spettacolo organizzato dall’Anpi Rimini “ERAVAMO COME VOI” recital-concerto di Marco Rovelli con Rocco Marchi e Lara Vecoli, preceduto dalla premiazione della VI edizione Premio Vincenzo Mascia alle ore 21,15
In caso di maltempo lo spettacolo avrà luogo presso il teatro degli Atti, attiguo alla Corte degli Agostiniani.
Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito.