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Officine FS, Cgil non si fida dell’azienda: “Anche il consiglio comunale di Rimini ci ascolti”

Nonostante le rassicurazioni di Trenitalia e della gran parte dei sindacati, il destino delle officine di manutenzione treni di Bologna e Rimini continua a preoccupare. E così, dopo lo sciopero della settimana scorsa indetto dalla sola Cgil (e con adesioni “dell’80%”, secondo la Filt), ora i lavoratori saranno chiamati in Comune a Bologna per raccontare come stanno le cose.

Ieri infatti un gruppo di consiglieri del Pd di Palazzo D’Accursio ha annunciato di voler convocare e ascoltare la Rsu dell’Omc Trenitalia di Bologna (le ex Ogr). “Da diversi mesi i lavoratori manifestano preoccupazione sulla situazione attuale e sulle prospettive aziendali e occupazionali delle Omc. Chiedo quindi di poter audire i rappresentanti eletti dei lavoratori per conoscere il loro punto di vista e le loro ragioni“, ha detto la dem Rossella Lama parlando anche a nome di 11 suoi colleghi di gruppo.

Ci sono da capire “la situazione attuale e le prospettive aziendali ed occupazionali”, ha specificato la consigliera. La vertenza va avanti da inizio anno e si è già al secondo sciopero: la Filt-Cgil lamenta infatti la scomparsa degli impegni presi per le Officine di Bologna e Rimini; gli altri sindacati e l’azienda assicurano invece che si investirà ed assumerà.

Anche nella manifestazione della scorsa settimana, la Cgil ha però osservato che nell’Officina di Bologna (dove si riparano tutte quelle componenti dei treni tranne porte e ruote: dunque ad esempio tutta la parte elettrica ed elettronica), il personale doveva salire a 110 operai invece è sceso a poco più di 80. Dopo il secondo sciopero “non abbiamo avuto sviluppi nelle relazioni con l’azienda né a livello nazionale né a livello locale. E’ dunque molto positivo – dice Francesco Donini della Filt – che il Comune ascolti direttamente i lavoratori”.

I delegati del personale delle Officine “non sono al tavolo con l’azienda, ma sanno molto bene com’è la situazione sul campo e quello che sta succedendo. E quello che sta succedendo  – insiste Donini parlando alla ‘Dire’ – è che, nonostante quel che si dice, non ci sono segnali in controtendenza che garantiscano un mantenimento degli impegni a tutela delle Officine”.

Ben venga quindi “un segnale di attenzione della città. Sarà importante parlare delle Officine anche in previsione delle prossime elezioni comunali. E’ una questione che riguarda la sensibilità industriale della città”, insiste il sindacalista della Cgil auspicando che anche il Consiglio comunale di Rimini segua l’esempio di quello di Bologna.

E comunque la Cgil terrà la faccenda sotto i riflettori: “Stiamo valutando come fare in modo che le Officine Omc restino al centro dell’agenda con anche iniziative diverse” da quelle realizzate fin qui. Ieri in Consiglio comunale a Bologna Lama ha anche ricordato che nelle settimane scorse in Regione, l’Assemblea legislativa “ha approvato all’unanimità una risoluzione riguardante gli stabilimenti di Bologna e Rimini per chiedere a Trenitalia il rispetto degli accordi locali e nazionali per la salvaguardia e il rilancio delle Omc”.

(Mac/ Dire)

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