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Odissea green pass e 1500, padre riminese: “Vaccinato insieme a mio figlio ma lui senza codice”

1500. E’ il numero verde nazionale cui rivolgersi per ottenere il codice che dà accesso al green pass se non si è ricevuto l’sms del Ministero della Salute. In teoria: nella realtà per riuscirci occorre tanta pazienza e una buona dose di fortuna. Perchè il numero è sempre occupato e anche quando si riesce a prendere la linea le attese sono infinite.

Sta accadendo in tutta Italia ed è quanto ha vissuto un padre riminese. Con un tocco di paradosso, come racconta lui stesso: “Ci siamo vaccinati insieme, ma io ho ricevuto l’sms il giorno dopo mentre a lui non è arrivato. E qui è iniziata la via crucis”.

“Il 15 luglio avevo accompagnato mio figlio da poco 18enne a fare la seconda dose al punto vaccinale sulla superstrada di San Marino – spiega il genitore – ed essendo io prenotato per il 4 agosto, ho chiesto se era possibile anticipare. Sono stati tutti molto gentili e nel giro di mezz’ora hanno vaccinato anche me. Subito dopo hanno dato a entrambi il certificato vaccinale stampato, avvertendoci che però non era il green pass. Quello l’avremmo potuto scaricare con l’autocode ricevuto per sms. Mi sono immaginato che avendo chiesto un cambio di date per me non sarebbe stato immediato. E invece è successo il contrario”.

Cioè? “Il giorno dopo mi è arrivato il messaggino e subito ho potuto avere il mio green pass. Ma a mio figlio niente. Trascorre un giorno, due, una settimana. Niente. Allora ieri gli dico di informarsi. Prova con il cuptel, con il medico di famiglia, tutti rispondono che l’unico modo è chiamare il numero verde 1500 o scrivere una mail all’indirizzo cittadini@dgc.gov.it. Prova entrambi, ma mi dice che il 1500 risulta sempre occupato. Allora ci mettiamo in due chiamando a raffica, per quasi un’ora telefoniamo e ritelefoniamo. Alla fine il fortunato sono io, riesco a prendere la linea. Credevo di essere arrivato alla soluzione, invece…”.

Invece? “Risponde un messaggio registrato. Una voce femminile con pesante accento romanesco che recita il classico ‘tutti gli operatori sono occupati, si prega di attendere per non perdere la priorità acquisita’. Niente stima su quanto può durare l’attesa, quanti utenti sono in attesa prima di me, nè la possibilità di essere richiamati cliccando il cancelletto, come succede per esempio con il Cuptel della Ausl Romagna”.

Quanto dura l’attesa? “Per l’esattezza 30 minuti e 34 secondi: me lo dice il telefono. Dopo di che finalmente una voce vera mi risponde. In brevissimo tempo l’operatrice, anche lei gentilissima, trova l’autocode e me lo detta. Meno male che ero in casa con carta e penna pronte, non c’è la possibilità di ricevere l’sms mai arrivato”.

E la mail che aveva scritto? “Dopo qualche ora è arrivata una risposta in automatico che assegnava un numero di codice alla mia richiesta di informazioni, annunciando che ‘sarà cura di un nostro operatore risponderle nel più breve tempo possibile’. Sto ancora aspettando”.

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