Ennesimo nuovo capitolo nella saga della Nuova Questura di Via Ugo Bassi. Il deputato forlivese Marco Di Maio ha annunciato che il sottosegretario all’Interno Molteni ha accolto un ordine del giorno in cui ha garantito l’impegno del governo a favorire la realizzazione della cittadella della sicurezza in via Ugo Bassi.
“Il Governo smentisce le parole pronunciate nei mesi scorsi dai suoi rappresentanti romagnoli e si assume un impegno preciso sulla vicenda della Questura di Rimini: si deve fare nella sede di via Ugo Bassi. Accogliendo un ordine del giorno presentato dal deputato di opposizione Marco Di Maio, da tempo impegnato a difendere le ragioni dell’ubicazione della nuove sede di polizia presso l’edificio di via Ugo Bassi, il sottosegretario all’Interno Molteni prende un impegno e una posizione chiare”.
“Grazie al nostro intervento – spiega Marco Di Maio – abbiamo fatto capire a Molteni e al Governo che è sbagliata la scelta di rendere permanente la soluzione temporanea di piazzale Bornaccini. E così l’Esecutivo ha assunto l’impegno di sostenere le iniziative finalizzate al reperimento delle risorse necessarie per sistemare l’area di via Ugo Bassi, individuata dal sindaco Gnassi e dal precedente Governo come quella indicata come più idonea ad ospitare la nuova questura“.
Nei mesi scorsi il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone aveva comunicato che la Questura di Rimini sarebbe stata invece allocata presso l’edificio di piazzale Bornaccini. Un annuncio che aveva creato una serie di interrogativi in particolare in merito al blocco della procedura di acquisto della sede di via Ugo Bassi da parte di Inail, i cui costi di acquisto e ristrutturazione funzionale sarebbero stati ampiamente ripagati dagli affitti di Polizia di Stato ed altri uffici decentrati dello Stato.
“Fino ad oggi l’orientamento del Governo – spiega Marco Di Maio – è sembrato essere quello di preferire pagare un affitto ad un proprietario privato con il rischio di lasciare nel più assoluto degrado un’area di 30 mila metri quadrati e non ritornare all’area individuata di via Ugo Bassi. Ora la marcia indietro del sottosegretario Molteni, a cui riconosco capacità di ascolto e confronto a differenza di altri membri dello stesso Governo. Ora ci aspettiamo che questo cambio di rotta venga seguito da atti concreti che, pur dall’opposizione, saremo pronti a sostenere“.
“Saluto favorevolmente la presa di posizione del Sottosegretario Molteni – commenta la consigliera regionale Nadia Rossi, che nei mesi scorsi ha presentato due interrogazioni in Assemblea regionale sul tema – Il governo di fatto ha sconfessato l’asse leghista del territorio romagnolo guidato dal sottosegretario Morrone e dalla parlamentare Raffaelli, riportando in primo piano gli impegni istituzionali elencati nel protocollo per la sicurezza firmato d’intesa col Ministero. Un patto che dovrà essere rispettato, con buona pace dei rappresentanti leghisti locali”.
In poche ore è già arrivata la risposta del sindaco di Rimini Andrea Gnassi che ha ringraziato pubblicamente l’onorevole Di Maio:
“Voglio ringraziare pubblicamente il deputato Marco Di Maio per aver seguito e continuare a seguire la scandalosa storia della nuova Questura di Rimini in via Ugo Bassi. Il parlamentare, con puntuali interrogazioni e una persistente attività parlamentare, sta sollecitando il Governo e lo Stato a dare quelle soluzioni definitive e quelle risposte formali che vent’anni di accordi e patti sottoscritti hanno sinora prodotto un mostruoso edificio, ricettacolo di degrado, nell’area urbana. Un pugno nella faccia e nel paesaggio che colpisce tutti i riminesi che, quotidianamente, si trovano a passare lungo via Roma.L’impegno di Di Maio oggi si concretizza nella risposta del sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, all’ennesima sollecitazione in cui il rappresentante del Governo sim impegna a reperire le risorse necessarie per acquistare l’immobile di via Ugo Bassi da destinare a Cittadella della Sicurezza in cui ospitare Polizia, Stradale e Guardia di Finanza. Si mette forse la parola fine a quanto pubblicamente sostenuto da altri sottosegretari, dello stesso partito, che in più di una occasione ha fatto capire di considerare ‘permanente’ il ‘temporaneo’ (18 anni…) trasloco nell’edificio di piazzale Bornaccini. Prendiamo con favore le parole dell’Onorevole Molteni, anche perché segnano un sensibile cambio di rotta rispetto alle certezze inossidabili che vedevano diventare piazzale Bornaccini sede permanete della questura, ma – con ogni migliore intenzione- stavolta non possiamo fermarci qui. E’ dal 1995 che questo vergognoso ‘scandalo di Stato’ si snoda lungo una strada, fatta di continui stop & go, accelerazioni e battute di arresto, decine di incontri al Ministero con dirigenti di vertice che cambiano idea ‘tecnica’ ogni volta che cambia il Governo. Altroché ‘pacta sunt servanda’!
Per questo oggi pretendiamo chiarezza definitiva perché anche le parole di Molteni non siano generiche promesse che lasciano la questura marcire e i riminesi a pagare persino le bonifiche ambientali al posto dello Stato.Il Comune di Rimini oggi chiede con precisione cosa significa volere investire su via Ugo Bassi. Cosa significa il cambio di rotta annunciato ora dal sottosegretario all’Interno rispetto al contratto d’affitto che intanto la questura, quindi il Ministero degli Interni, firma per 18 anni per via Bornaccini? Accontentarci per la centesima volta in 20 anni e passa di quella di via Ugo Bassi ‘è la migliore soluzione operativa per la Cittadella della Sicurezza’? Risposta: no.A questo punto, e prendendo per buone e positive le notizie provenienti dal Ministero dell’Interno, il Comune di Rimini chiede pubblicamente e ufficialmente al Ministero dell’Interno di rendere note modalità, tempistiche, reperimento delle risorse economiche statali per l’acquisto dell’edificio di via Ugo Bassi.
Questo entro un tempo breve, visto che 24 anni di attesa sono già un periodo per così dire congruo. Il limite può essere fissato in lunedì 12 agosto 2019. Se per questa data, oltre alle dichiarazioni di Molteni, non sarà cura dell’istituzione governativa mettere a parte la Prefettura, il Comune di Rimini, le forze dell’ordine e i soggetti firmatari del protocollo sulla Sicurezza del dicembre 2017 delle circostanze operative circa l’acquisto e la sistemazione dell’edificio da adibire a Cittadella della Sicurezza, il Comune di Rimini prenderà altre strade e farà altre scelte, nell’ambito di ciò che ritiene un compito prioritario: dotare le forze dell’ordine di stanza a Rimini della migliore logistica e strumentazione per esplicare il loro necessario ruolo. Altre strade e scelte che potrebbero anche passare dal futuro utilizzo della caserma militare ‘Giulio Cesare’, tra poche settimane formalmente in dismissione, che se non utilizzata adeguatamente potrebbe trasformarsi in un secondo bubbone ‘o pacco regalo’ dello Stato Italiano nei confronti della comunità riminese. Visto che la Caserma è del Demanio e la prefettura sta avviando un tavolo di lavoro sul suo utilizzo, o ci dicono come vogliono fare la cittadella della sicurezza in via Ugo bassi, entro quando e con quali soldi o su quell’area avvieremo procedure e azioni per un utilizzo diverso e proponendo viceversa l’area della caserma come area idonea per un utilizzo immediato. Una comunità buona, cara, paziente, comprensiva… fino al 12 agosto”.
Parla invece di “abbaglio” il leghista Jacopo Morrone, sottosegretario alla Giustizia: “Sulla Questura di Rimini l’unico da sconfessare è l’on. Marco di Maio del Pd che prende l’ennesimo abbaglio, certamente per un preoccupante difetto di memoria e di comprensione delle dichiarazioni altrui, ma più probabilmente per il suo astio dopo la pesante sconfitta subita dal suo partito a Forlì, a cui forse la sua irrilevante attività parlamentare non è estranea. E’ ovvio, infatti, che il Governo abbia risposto che il futuro per la Questura di Rimini sarà in via Ugo Bassi. E’ ciò che la Lega e i suoi rappresentanti hanno ripetuto da sempre e che è stato chiaramente espresso anche durante il sopralluogo fatto dal sottosegretario Nicola Molteni e dal sottoscritto a Rimini lo scorso gennaio. In quell’occasione ho dichiarato, durante un’intervista che tutti possono ancora ascoltare, che si trattava di una ‘via a due binari per dare una sede immediata e provvisoria alla Questura in piazzale Bornaccini con l’obiettivo a lungo termine di sistemare la struttura in via Ugo Bassi’. Nessun esponente della Lega ha mai parlato della struttura di piazzale Bornaccini come di una sede permanente”.
“Dunque, di cosa parla Di Maio? L’ordine del giorno a sua firma, infatti, è stato completamente riformulato dal Governo, sia nelle premesse che nell’impegno, e ricalca esattamente quanto da me anticipato in gennaio. Di Maio, Andrea Gnassi e Nadia Rossi si sono mossi con ogni evidenza in maniera strumentale, anteponendo gli interessi politici personali a quelli del territorio e dei cittadini riminesi. Purtroppo per loro hanno fatto una magra figura politica e istituzionale, sbandierando un parere favorevole su un obiettivo che è sempre stato imprescindibile per la Lega, dimenticando, forse non a caso, che la situazione disastrosa della questura di Rimini è un lascito delle loro amministrazioni a tutti i livelli”, sostiene il sottosegretario.