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Nuova Questura. Deserta l’ultima asta, rimane il degrado

Com’era facilmente prevedibile l’asta per l’ex nuova questura è andata deserta. Nessuno ha inviato un’offerta alla scadenza prevista del 24 marzo.

La base d’asta per il tutto il grande lotto e i vasti edifici che vi sorgono, mai utilizzati e lasciati al degrado, era di appena 2 milioni di euro. Ma poteva essere maggiorata di altri 2,5 milioni se veniva rilasciato dagli enti competenti, entro 18 mesi dall’atto di trasferimento, il permesso ad edificare un immobile a destinazione centro commerciale e/o supermercato di 1.500 mq.

Il curatore fallimentare della società DA.MA proprietaria dell’area, Andrea Ferri, aveva annunciato nelle settimane scorse l’intenzione di fare causa all’INAIL. Secondo la prima ipotesi della “Cittadella della Sicurezza”, doveva essere proprio quell’ente ad acquistare il tutto, per poi affittare i locali a Polizia, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. Ipotesi sottoscritta dall’allora ministro degli Interni Marco Minniti, ma poi naufragata con il suo successore Matteo Salvini. Un intervento “a gamba tesa”, secondo il curatore, che ha mandato in fumo la possibilità per DAMA di incassare oltre 7,1 milioni di euro. E che ha poi portato, com’è noto, al trasferimento della Questura di Rimini nei locali di piazzale Bornaccini. Una soluzione “temporanea” con un contratto affitto della durata di nove anni, rinnovabile per altri nove.

Ora si tratta di capire se il curatore fallimentare tenterà una nuova asta, a prezzi più bassi, oppure inizia un contenzioso con l’Inail. Molto dipenderà anche dalle intenzioni dell’amministrazione comunale che pare avere abbandonato l’ipotesi di utilizzare quell’area per un progetto di edilizia popolare

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