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Novità sul Triangolone, il Comune di Rimini interviene sul patrimonio

Era il marzo 2017 quando il sindaco Andrea Gnassi annunciava che il Comune di Rimini “si riprende il cosiddetto Triangolone, cioè l’area di 22.780 metri quadri tra largo Boscovich, lungomare Tintori e viale Colombo. L’obiettivo è di procedere con la riqualificazione di tutta l’area.”

Da allora vi furono altri due atti della Giunta Comunale, su questo stesso argomento.

La delibera della giunta comunale del 1 agosto 2017, che rideterminava i canoni per gli attuali utilizzatori, riclassificava le aree da patrimonio disponibile del Comune a indisponibile. Prorogava di un anno le concessioni in essere.

Con delibera della Giunta Comunale 8 agosto 2017 (secondo atto) veniva annullata la precedente delibera del 1 agosto per mancanza del visto di regolarità contabile.

Da allora nessun altro atto è stato predisposto e approvato dall’Amministrazione Comunale. Fino al 6 marzo, quando viene pubblicato in albo pretorio un atto dirigenziale a firma della d.ssa Anna Errico.

L’atto dirigenziale sostanzialmente affronta due aspetti.:

  1. L’inserimento all’inventario degli immobili comunali di tutti gli immobili trasferiti con attribuzione del relativo valore inventariale alle singole particelle catastali acquisite, in parte già ricavato sulla base del valore complessivo dei beni trasferiti dallo Stato.
  2. Classificare al patrimonio indisponibile dell’inventario degli immobili comunali i beni e le aree trasferite dal demanio.

Questa seconda decisione è quella più significativa. Infatti il decreto di Agenzia del Demanio di trasferimento delle aree ed immobili dal demanio statale a quello comunale all’articolo 2 recita: “- L’art. 2 stabilisce anche che le aree in oggetto vengono trasferite nel patrimonio disponibile del Comune di Rimini.

Ora con l’attuale provvedimento dirigenziale i beni acquisiti vengono inseriti nel proprio “patrimonio indisponibile” in modo da poter usare lo strumento della concessione e non dell’affitto ai gestori delle varie attività.

Questa decisione ha sollevato più di una perplessità da parte degli avvocati degli ex concessionari demaniali, che avrebbero visto più appropriato il loro inserimento nel “patrimonio disponibile del Comune“ in conformità con quanto stabilito dal D.lgs 28 Maggio 2010 n. 85 e dal Decreto Direttoriale della Direzione Regionale dell’ Agenzia del Demanio del 17 Marzo 2017.

Nell’atto della D.ssa Errico si rinvia ad un successivo provvedimento la regolarizzazione dei rapporti inerenti l’uso degli immobili suddetti da parte di terzi.

Il provvedimento dirigenziale si occupa, in conclusione, di un atto dovuto come l’inserimento dei beni nell’inventario del Comune, e di una decisione discrezionale come l’inserimento nel patrimonio indisponibile.

Resta aperto il tema dei canoni. Infatti lo Stato nel passaggio di trasferimento  chiede al Comune 573,860 euro. Questa somma il Comune la deve recuperare dai concessionari che hanno le attività sui beni trasferiti.

La seconda annotazione è che leggendo tutte le proprietà passate dal Demanio statale al Comune non risulta esserci  il Ristorante dei Marinai. Se ne deduce che è rimasto rimasto nella proprietà dello Stato. Questo potrebbe essere un problema in vista della riqualificazione dell’intera area.

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