Cominciano ad aprirsi le porte del Teatro Sociale Novafeltria. In attesa dello spettacolo di inaugurazione “A Trebbo con Shakespeare”, previsto per venerdì 9 novembre, prenderà vita mercoledì 7 novembre il Laboratorio di teatro per adulti condotto da Alice Toccacieli. L’inizio del percorso coinciderà anche con la prova gratuita per coloro che desiderano conoscere e sperimentare la partecipazione al laboratorio. La direzione è quella indicata dall’intera stagione e procede verso la creazione di una comunità ideale.
Il laboratorio di teatro per adulti aperto a tutti, intitolato quest’anno “Incontri straordinari”, avrà una doppia scansione: dal 7 novembre al 12 dicembre si terranno 6 incontri di allenamento teatrale sui fondamenti del teatro (attraverso giochi espressivi fisici, verbali e di improvvisazione), mentre dal 16 gennaio all’11 aprile l’attività verterà su 14 incontri volti alla creazione e all’allestimento di uno spettacolo. Ogni partecipante è libero di frequentare anche solo una delle due parti e la data dell’esito spettacolare è già stata fissata al Teatro Sociale di Novafeltria per il 14 aprile 2019 alle ore 18. Il corso, rivolto anche a chi non ha alcuna esperienza, si terrà tutti i mercoledì sera dalle 20.30 alle 22 al Teatro Sociale Novafeltria.
«Quando penso al teatro non posso fare a meno di associargli un’assoluta libertà dell’essere – spiega Alice Toccacieli – , perciò quello che desidero per questo laboratorio è la creazione di unospazio creativo, dove i partecipanti possano sperimentare la condizione di chi si mette in (un) gioco protetto, dove poter spogliarsi dell’identità costruita che ci piace mostrare di noi stessi, abbattere le difese che impediscono un contatto reale, e provare a costruire relazioni reali; riappropriarsi di uno spazio concreto da condividere con altri, del proprio corpo come strumento di comunicazione per una libera espressione del sé. Il teatro conduce a una compromissione di se stessi e delle proprie idee con quelle degli altri, a una fuoriuscita dagli schermi concreti e ideali che ci contengono, al fallimento, instaura un tempo dedicato all’ascolto e alla stasi, dimensioni che in questo momento storico abbiamo poca occasione di esperire, ma che sono strettamente necessarie alla costruzione della propria identità. La percezione temporale appiattita sul frammento, tipica dell’epoca digitale, porta a una generalizzazione di un paradigma di pensiero unidimensionale, come forma predominante in tutti i campi, ma solo la molteplicità, l’alterità e la complessità possono renderci individui aperti all’esterno e all’ignoto e pronti al confronto con l’altro. Vorrei che il gruppo di laboratorio fosse una fucina per la costruzione di una comunità ideale, nella quale mettere in atto una pratica che ci permetta costruire insieme una diversa dinamica delle relazioni».
CONCEPT
Il tema centrale sul quale verterà la ricerca teatrale sarà quello degli INCONTRI STRAORDINARI. Quali sono gli incontri reali o immaginari che hanno provocato una svolta nella nostra esistenza? Che davvero ci hanno messo in discussione e messi nella condizione di dover superare noi stessi, i nostri limiti e convinzioni. Il filosofo Umberto Curi sostiene che il confronto con lo straniero è l’unica esperienza che ci permette di indagare a fondo e plasmare la nostra identità. Dentro quest’ordine di pensieri ci chiediamo: chi è il nostro straniero? Qual è l’incontro che ci mette alle strette con noi stessi obbligandoci a una revisione?
Gli incontri ideali e letterari saranno un campo d’indagine fondante del percorso, a partire dal classico I miei incontri con uomini straordinari di Georges Ivanovič Gurdjieff proseguendo con diari e biografie di artisti come Virginia Woolf e Frida Kahlo.
METODOLOGIA
Per quanto riguarda la pratica del laboratorio teatrale ogni volta che ci si confronta con un gruppo è necessario stare nelle cose, nella situazione e comprendere quali sono gli strumenti più adatti di volta in volta. Il nostro punto di partenza sarà comunque il lavoro fisico poiché questo è l’unico modo per aprire, contattare, una qualche più profonda interiorità, abbattendo le barriere dei sentimentalismi recitati. Ci sono numerose tradizioni teatrali che si sono mosse nell’ottica del superamento del limite fisico: queste ci hanno mostrato come il primitivo confronto col proprio corpo e quello degli altri sia lo stadio iniziale, preliminare, necessario a qualsiasi possibilità di comunicazione reale. Inoltre la questione del corpo mi sembra centrale oggi, in un tempo in cui siamo costantemente ripiegati su noi stessi e schematicamente interdetti nei contatti fisici.
Le tecniche utilizzate in fase di laboratorio provengono dal teatro ma anche dalla danza e dal canto e non sono il nostro obiettivo ma solo un canale per mettere in moto delle istanze comunicative. In una fase successiva si utilizzeranno tecniche d’improvvisazione e modalità più vicino al teatro performativo, non tanto con il fine della forma performance, quanto perché essa impone a chi agisce sulla scena un senso di responsabilità e una autorialità maggiori, rispetto alle tecniche del teatro di tradizione.
BIOGRAFIA DI ALICE TOCCACIELI
Alice Toccacieli è laureata in Discipline dello Spettacolo dal Vivo presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Dal 2009 segue da vicino, come assistente alla regia, il lavoro della Compagnia della Fortezza di Volterra, diretta da Armando Punzo, dove è anche docente del corso di formazione professionale I Mestieri del Teatro, rivolto ai detenuti attori della compagnia.
Negli anni si è diplomata presso la scuola del teatro sociale di Isole Comprese Teatro, diretta da Elena Turchi e Alessandro Fantechi, attraverso la quale ha avuto la possibilità di approfondire i suoi studi incontrando artisti quali Alessandro Sciarroni, Dejan Atanakovich e, parallelamente, lavorando con utenti psichiatrici e tossicodipendenti. Si è formata inoltre in momenti laboratoriali con Chiara Guidi e parallelamente ha portato avanti un percorso di studio del movimento con Valeria Bin, Pascale Piscina, Raffaella Giordano e del canto con Valeria Bostrenghi e Monica Scifo (Metodo funzionale fisiologico – Metodo Romert).
Nel 2014 con Yuri Punzo ha costituito l’Associazione Culturale LUOGHI COMUNI, che ha sede a Fermignano, in provincia di PU. In questa situazione si occupa della cura di laboratori di teatro per non professionisti di tutte le età e abilità dentro e fuori la scuola, di produzione e allestimento d’installazioni e performances, di organizzazione di eventi culturali quali esposizioni, presentazioni e ospitalità di formatori e performers. Dal 2017 ha iniziato a seguire progetti di formazione speciali con ospiti di centri assistenziali e carcere.