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Novafeltria, Novaè: “Partecipazione come laboratorio di trasformazione della realtà”

In uno dei tanti tavoli che stanno caratterizzando il percorso embrionale di Novaè – scrive in una nota il movimento di Novafeltria – vi è stata una partecipazione d’eccellenza: quella di Massimo Rossi, già sindaco di Grottammare e presidente della Provincia di Ascoli Piceno.

Rossi ha spiegato la genesi di un movimento, nato nel 1994 per contrastare gli interessi forti  al governo della città e ricreare, attraverso la partecipazione, una forte coesione sociale. L’esperienza ha avuto grande successo e dopo 27 anni la lista “Solidarietà e partecipazione”, a cui aderiscono in condizioni di parità singoli individui iscritti o non iscritti ad altre forze politiche, continua ad amministrare con successo la città.

Come fare a guadagnarsi la fiducia dei cittadini? 

A Grottammare le scelte si negoziano unicamente  nell’assemblea aperta e con cadenza  settimanale del movimento, dove si analizzano  progetti e problemi e si pianificano i percorsi democratici più idonei per affrontarli.

Le pratiche partecipative – prosegue la nota – sono incompatibili con un’idea di economia e di società che antepone la logica del mercato a tutto il resto e costruisce il consenso con trattative a buon mercato, ispirate ad una cultura individualista e corporativista. Con la partecipazione la città assume l’impegno di creare un laboratorio locale di trasformazione della realtà. Una trasformazione, indispensabile per creare un futuro democratico, che presuppone la ricostruzione di un’idea di comunità solidale che nella dimensione “di prossimità” trova la sua più autentica applicazione. Questo ruolo “globale” delle piccole e grandi città fu anche l’insegnamento di  Giorgio La Pira,  sindaco di Firenze a cavallo degli anni ’50 e 60 del 900, come ci ricordano le sue parole: “amministrare una città non è nulla, la città deve avere un compito altrimenti muore”.

Le modalità per realizzare la partecipazione possono essere diverse e devono interessare, oltre al bilancio, anche altri ambiti amministrativi, ad esempio l’urbanistica, crocevia d’interessi importanti – conclude la nota del movimento – a cominciare dalla qualità del nostro vivere quotidianospiega Rossi, il quale sottolinea come servano creatività e semplicità nell’organizzare i percorsi e nel promuovere i contenuti, tutto deve essere facilmente comprensibile.

Sarà pronta Novafeltria ad una così ampia espressione di libertà e democrazia?

Noi crediamo di sì”.

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