Nei giorni scorsi, mentre a Rimini si ricordava il sacrificio di Mario Capelli, Luigi Nicolò, Adelio Pagaliarani i tre partigiani riminesi fucilati dai nazifascisti il 16 agosto del 1944 e si ricordava la figura di Sandro Pertini, 7° presidente della Repubblica Italiana dal 1976 al 1985, partigiano, mandato al confino e rinchiuso in galera dal governo fascista per quindici anni, a Novafeltria si è svolto il primo appuntamento della rassegna estiva “Sul filo dei ricordi”, organizzata dall’amministrazione comunale locale, il quale è stato dedicato a Majolo Cucci, podestà di Novafeltria quando ancora si chiamava Mercatino Marecchia, dal 1932 al 1944. Nel corso della serata i relatori ed i familiari ne hanno ricordato le doti umane, di combattente, di professionista ed amministratore e del concetto antitetico di “podestà antifascista”.
L’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia mette in guardia, in primo luogo le istituzioni che sono i rappresentanti e i garanti di uno stato democratico antifascista, dal pericolo di rivalutare, attraverso il ricordo dei singoli, il regime fascista causa, con persecuzioni e guerre, di uno dei periodi più bui e nefasti della nostra storia contemporanea. Pur condividendo il valore della pacificazione, oggi come ieri è necessario distinguere sempre, nel rispetto della nostra Carta Costituzionale nata dalla Resistenza, chi scelse di stare dalla parte giusta da quanti decisero di rimanere in quella sbagliata.