Nella mattinata di domani saranno alzati i veli sull’edizione 2020 della Notte Rosa. Un capodanno dell’estate che cade nel bel mezzo della bella stagione. Una kermesse inedita, visto il periodo, e alle luce di un format rivoluzionato per far fronte all’emergenza covid. Ma le polemiche restano e arrivano da fronti noti, come Riccione dove la sindaca non è mai stata troppo entusiasta di vedere la Perla tingersi di rosa ogni inizio luglio.
Il Comune di Riccione nella giornata di ieri aveva diffuso una lettera recapitata da una dottoressa di Perugia che di fatto chiedeva agli organizzatori di ripensare alla fattibilità stessa dell’evento. Il mittente, Elana Sabatini – va detto – ha criticato a più riprese la gestione della movida invitando il Comune a fare tamponi di massa ai giovani che ogni sera si assembrano in prossimità dei locali. Il tutto sulla pagina stessa delle kermesse in rosa.
Ma a svelare ulteriori retroscena sono gli albergatori della Perla. “La sindaca – spiega Luca Cevoli a Chiamamicitta.it – ci ha convocato lo scorso mercoledì per chiederci di fatto di chiedere al Comune di bloccare tutto. C’eravamo noi e i bagnini. In pratica ci è stato chiesto di chiedere di chiudere gli alberghi e gli stabilimenti balneari per i possibili scenari come assembramenti e ammassamenti in una settimana che vedrà arrivare molte persone anche da fuori”.
E per la cronaca gli albergatori sarebbero intenzionati a chiedere un protocollo di regole condivise già martedì ma non di certo la chiusura. “Chiediamo che la sicurezza sia garantita con la presenza delle Forze di Polizia e non con soluzioni alternative“, spiega lo stesso Cevoli.