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Rimini. Alla “Notte Europea dei Ricercatori” si parla di inquinamento degli oceani

RIMINI. Il sapere scientifico uscirà dai laboratori e si contaminerà con la gente attraverso iniziative pop e culturali. Accadrà domani. Adulti, bambini, single, famiglie e persino gli umanisti più convinti, grazie alla “Notte Europea dei Ricercatori”, l’appuntamento promosso dalla Commissione Europea, potranno infatti partecipare a mostre, incontri e spettacoli divulgativi dedicati al mondo delle scienze e delle tecniche. L’evento andrà in scena  tra Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna, Predappio, Faenza, Rimini e in altre 250 città d’Europa. 
Da noi partirà alle 18.00 dal Teatro Galli, e si snoderà tra diversi punti nevralgici della città: dal Dipartimento di Scienza per la qualità della vita, la Casa delle Donne, la Vecchia Pescheria, la Libreria Riminese, il Teatro degli Atti, piazza Cavour alla Galleria delle Immagini.

La kermesse scientifica, grazie al coordinamento dell’Università di Bologna, coinvolge i maggiori centri di ricerca accademica della Regione e domani sera vedrà i ricercatori discutere di scienze in maniera informale, semplice e sopratutto fuori dal contesto accademico. Il tutto per coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini e soddisfare le loro curiosità.

Tra le diverse “escursioni scientifiche”, alle 21.00 è prevista anche una conferenza-spettacolo al Teatro degli Atti. I sipari si apriranno con “Le parole del Mare”, uno spettacolo imperniato sugli effetti devastanti della plastica nell’oceano, che vuole rappresentare un grido d’allarme e una domanda sul perchè il nostro sistema stia gradualmente inquinando ogni parte del globo. Come ricorda Paola Doghieri, biologa e regista dello spettacolo‘Le parole del Mare’ non è soltanto una spettacolo di denuncia, ma è soprattutto un’ occasione per riflettere sulle dinamiche umane“. Dopo la performance teatrale seguirà un’ interessante conversazione con alcuni esperti dell’argomento tra i quali Nicolò Carnimeo, autore del libro dal quale lo spettacolo è tratto, Fabio Fiori, biologo e scrittore e Anna Montini, assessore all’ambiente del comune di Rimini.

Di seguito il testo Testo della brochure:
Le parole del mare si fanno discorso, e diventano il racconto degli effetti devastanti dell’inquinamento da plastica nel mare, un racconto che è anche un grido, una domanda. 
Durante l’azione il palcoscenico si riempie di plastica. Potrebbe essere la poppa di una piccola barca da pesca. Le sue immaginarie reti non danno però risposte alle domande mute e fiduciose
del pescatore. Le sue reti ora caricano oggetti senza vita, e le domande le pongono.
La plastica, come dice Nicolò Carnimeo nel suo libro “Come è profondo il mare”, più di internet
è l’emblema della globalizzazione, non esiste luogo sul pianeta dove essa non sia giunta,
ogni nostro gesto contribuisce alla sua diffusione, la si ritrova ovunque e ovunque persiste.
 
Due parole mare e plastica, due concetti che rispondono a due domande fondamentali: da
dove veniamo e dove siamo.
Ma c’è una terza domanda, la più importante: dove stiamo andando?
Il mare ci interroga e attende una risposta.
 

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