I No Vax romagnoli ringraziano e apprezzano “l’impegno e la solidarietà messi in campo dai tanti che difendono la
libertà di scelta terapeutica e l’inviolabilità del corpo quali principi inderogabili”.
In un comunicato firmato dai Gruppi por la Libera Scelta della Romagna (Art. 32 Libertà e Salute Comitato Faenza Articolo 32 Rispetto della Persona Umana Vallata del Savio, Cesenatico Libera Scelta, Comitato per il Libero Consenso alle Vaccinazioni area Cesena e Limitrofi, E Pur Si Muove Coordinamento di Genitori per la Libertà di Scelta Rimini e Provincia, Genitori di Cervia per La Libera Scelta, Libero per Tutti Comitato per la Libera Scelta Forlì, Libertà di Scelta Bellaria) si legge:
“Boicottiamo Rimini” è chiaramente un’iniziativa dimostrativa di sensibilizzazione e giudicando dal fragore generato ha avuto successo: nessuno ha intenzione di mettere in ginocchio l’industria turistica di Rimini, ci mancherebbe!”.
“Ciò non toglie che l’amministrazione cittadina stia attirando antipatie, anche oltre i confini nazionali, trasformando l’immagine di una località notoriamente simbolo di accoglienza in un’avanguardia nel campo della compressione dei diritti. Questa cattiva immagine, accompagnata dalla schizofrenia delle istituzioni che – a giorni alterni – lanciano allarmi sanitari su presunte epidemie per poi però rilasciare dichiarazioni in cui affermano che non esiste alcun pericolo per i villeggianti, potrebbe benissimo portare una flessione delle presenze, anche se non è certo questo che ci auguriamo”.
“Il mantra che giustificherebbe l’atteggiamento repressivo è sempre lo stesso: si strumentalizzano gli immunodepressi dimenticando di raccontare che, chi ha un sistema immunitario compromesso, in comunità è a rischio per centinaia di patogeni non controllabili tramite vaccinazioni e dovrebbe evitare il contatto con chi di recente ha ricevuto, obbligatoriamente o meno, vaccini a virus vivi. In tutta evidenza, se il medico autorizza l’accesso ad ambienti comunitari, il contatto con altri bambini sani non rappresenta alcun pericolo”.
“Si continua a fare disinformazione per dividere ed evitare il dibattito, anche per motivi di consenso elettorale, ma si stanno erodendo i diritti di tutti! Una misura così autoritaria e liberticida stride assai con i principi di sinistra di eguaglianza, difesa delle fascie (sic) deboli e dei diritti sociali che il Sindaco Andrea Gnassi dovrebbe rappresentare”, conclude la nota.