Cerca
Home > Ultima ora politica > No al Parco Eolico. Gnassi: “In Valmarecchia puntiamo su arte e cultura”

No al Parco Eolico. Gnassi: “In Valmarecchia puntiamo su arte e cultura”

L’aveva anticipato ieri Tiziano Arlotti: il parco eolico nell’area di Poggio Tre Vescovi non si farà.

Si ritiene soddisfatto della bocciatura anche Andrea Gnassi, che afferma:Ritengo che sia stata fatta la cosa migliore, nell’interesse pubblico e del futuro dei territori.

Sul progetto, Gnassi aveva già espresso la sua contrarietà, così come le comunità locali coinvolte, adducendo i seguenti motivi:

1) il paesaggio è tutelato dalla Costituzione;

2) il Ministero per i Beni Culturali ha proprio di recente investito risorse legate alla valorizzazione dei borghi e dell’entroterra proprio per offrire alla montagna gli strumenti per promuovere se stessa come deterrente per evitare lo spopolamento e la marginalità dei servizi;

3) diversi imprenditori in Valmarecchia, la stessa Regione, non si stanno risparmiando per realizzare progetti e politiche che vanno nella direzione di un nuovo modo di intendere l’economia legata al turismo sostenibile e alla bellezza dei luoghi e del paesaggio;

4) su iniziative come ‘Le terre di Piero della Francesca’ o i balconi della Gioconda, facciamo finta di avere scherzato? Voglio dire che la via imboccata da tempo anche dai paesi della Valmarecchia porta a un capolinea ben definito che è quello della valorizzazione dell’oro del paesaggio; di un giacimento inesauribile e eterno di bellezza, arte, cultura; dell’ospitalità; del turismo esperienziale; di una vocazione naturale che si fa modello di sviluppo concreto sulla base degli sforzi di istituzioni e privati. Il progetto di Poggio Tre Vescovi c’entra poco o nulla con questo.

Fermato il progetto, si guarda al futuro di quelle aree: “Da questo adesso si deve ripartire- afferma Gnassi – dal paesaggio, dalle agevolazioni e progetti ministeriali e regionali per valorizzarlo e promuoverlo, dal futuro e dallo sviluppo della Valmarecchia e dell’intero territorio puntando su arte, cultura, e in definitiva su quello che Tonino Guerra definiva il ‘petrolio’ italiano: l’insuperabile bellezza”.

Ultimi Articoli

Scroll Up