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Neve di marzo, non è una novità: cosa successe 9 anni fa a Rimini e dintorni

Le nevicate alle porte della primavera non sono un fenomeno nuovo nella nostra regione. Una di queste che merita di essere ricordata avvenne fra l’1 e il 4 marzo 2011, esattamente 9 anni fa.

Dalle prime ore del giorno 1 marzo, fenomeni precipitativi intensi si localizzarono sulla costa centro-meridionale, interessando dapprima principalmente il Ravennate e parzialmente la provincia di Forlì-Cesena e successivamente la parte più a sud (la provincia di Forlì-Cesena e il Riminese), dove insistettero copiosamente fino a sera.

Nella notte fra il 2 ed il 3 marzo un nuovo impulso di precipitazione da sud investì dapprima l’Appennino centro-orientale e successivamente si propagò verso la parte nord-orientale della Regione, seguito da successivi impulsi sempre provenienti da sud /sud-est.

Nel corso poi della notte tra il 3 e 4 marzo, nuove linee di precipitazione, con direttrice nord-ovest/sud-est, attraversarono la nostra Regione. Le ultime precipitazioni si verificarono nella prima mattina del giorno 4, con una linea di precipitazione proveniente da est che si esaurì nel Bolognese e precipitazioni residue sul Piacentino e Parmense.

La neve cadde dalla notte del 2 marzo e nella mattinata successiva sulla Romagna, in modo particolare tra Forlì, Faenza, Cesena e San Marino.

Gli accumuli raggiunsero, nelle zone più colpite, i 40 cm in pianura. Le colline, furono sommerse da un manto nevoso talora sopra il metro di accumulo a quote molto basse, tra i 600 e i 700 metri di altezza, mentre sul crinali oscillò tra i 180 e 250 centimetri. Nevicate intense anche nel Ravennate. A Bologna circa 7 cm di neve. Tra le località più colpite sicuramente Forlì ebbe la “peggio” con 35 cm di accumulo.

Maltempo anche nel Riminese. Si leggeva sui media locali: «Sui crinali dell’Appennino romagnolo e in alta Valmarecchia sono caduti in media 60 centimetri di neve con disagi diffusi alla viabilità. Non sono mancate le difficoltà per la viabilità, in particolare con disagi nel Riminese sulla provinciale 69 al confine con la Repubblica di San Marino. In particolare sono state investite dalla neve la zona di San Paolo e le vie Dogana, Marignano, San Rocco, Maria Bambina. Le forti piogge hanno creato disagi alla circolazione stradale specie nella zona Nord comportando la chiusura a Viserba del sottopassaggio di via Genghini e di via Celli (in vicinanza di Italia in Miniatura). Difficoltà al transito pedonale anche nei sottopassi di San Martino Monte l’Abbate e, in centro, del Parco Cervi».

E ancora: «Il mal tempo che si è abbattuto sulla Riviera Romagnola in questi giorni, ha causato ingenti danni alla spiaggia, rimasta senza difese. Dune di sabbia e scogliere non sono riuscite a salvare la battigia.
La spiaggia della Riviera Romagnola è in pericolo, il mare grosso e le onde causate dal mal tempo di questi giorni hanno rovinato gran parte del litorale, facendo sparire una buona fetta di spiaggia. Il Comune di Misano, così come altri comuni del litorale, ha scattato delle foto e si appellerà alla Regione per chiedere di alzare le barriere e non perdere quel poco di spiaggia rimasta.


A Bellaria la scorsa notte, il mare ha raggiunto forza 8 con vento a 40 nodi. La duna non è riuscita a fermare la forza delle onde che l’hanno spazzata via, provocando danni nella zona della spiaggia Arancia e bagno A spazzando via la duna. A Igea Marina la duna ha resistito alla forza del mare che però si è portato con sé un po’ di sabbia preziosa. Le cose non sono andate meglio a Viserbella, dove le scogliere ormai inadeguate non hanno svolto il loro lavoro, lasciando il via libera al mare. A Riccione le onde hanno raggiunto le fondamenta del chiosco-bar all’altezza del bagno 17, ma le dune hanno impedito l’allagamento di molte altre strutture e i parcheggi interrati del lungomare».

Roberto Nanni Tecnico Meteorologo Certificato e divulgatore scientifico di AMPRO Associazione Meteo Professionisti

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