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Nella Lega riminese volano gli stracci

A  poche ore dall’elezione di Elena Raffaelli segretaria della Lega provinciale scoppiano le polemiche interne. L’ex segretario provinciale Bruno Galli se la prende con il  segretario della Lega Romagna, Morrone. «Con la sua guida, purtroppo – dice Bruno Galli, vicesindaco di Bellaria – ho notato una escalation di autoreferenzialità e poca trasparenza non più tollerabili: motivo per cui, al congresso provinciale, ho deciso di non candidarmi, e di non partecipare alla votazione”.

Non hanno partecipato alla votazione neanche il consigliere regionale Matteo Montevecchi e i consiglieri comunali Andrea Pari e Loreno Marchei.

A tutti risponde, senza tanti peli sulla lingua Elena Raffaelli.

“Vittimismo, smemoratezza e incoerenza sono sindromi da cui sono afflitti certi politici che si sentono frustrati nelle loro aspettative, incapaci di lavorare in squadra, preferendo sabotare piuttosto che costruire. In politica l’’aventino’ è utilizzato il più delle volte come la strada più facile per mostrare divergenze o antipatie personali. L’‘aventino’, tuttavia, di rado paga.”

L’isolamento dentro una forza politica danneggia più chi lo pratica, condannandolo all’irrilevanza. Nuocere a se stessi pur di creare danni a chi si considera un ‘nemico’ è solo sintomo di debolezza. Manca il coraggio di difendere, a testa alta, un’idea alternativa. Chi è volutamente assente da un luogo del confronto, come il caso del consigliere regionale Matteo Montevecchi e dei due consiglieri comunali Andrea Pari e Loreno Marchei, che hanno deciso di non partecipare al Congresso provinciale della Lega a Rimini, sbaglia sempre.”

Ancora di più se giustifica la propria assenza con motivazioni facilmente confutabili. Modalità e tempi utilizzati per l’indizione del Congresso a Rimini, nonché il suo svolgimento, sono strettamente regolati dai vertici federali e non certo decisi in loco. Qualsiasi militante avrebbe potuto non solo presentarsi come aspirante segretario o componente del direttivo, ma intervenire liberamente durante il dibattito. Per quanto poi riguarda la partecipazione, ricordiamo che erano presenti circa l’80 per cento degli aventi diritto e alcuni degli assenti erano giustificati causa Covid. Le bugie hanno le gambe corte: lo ricordiamo a Gabriele Stanchini, consigliere a Santarcangelo, che non ha neppure rinnovato la militanza, che spettava a lui richiedere, e che quindi non avrebbe avuto alcun diritto a partecipare e votare al Congresso”.

Foto di copertina Elena raffaelli con Jacopo Morrone

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