Cerca
Home > Speciale Elezioni > Nando Fabbri a Melucci: “A Bellaria poste le basi per l’alternativa”

Nando Fabbri a Melucci: “A Bellaria poste le basi per l’alternativa”

Il mio amico e compagno Maurizio Melucci è sempre molto attivo, come ha dimostrato l’altro ieri nel suo ennesimo intervento di commentatore politico su Chiamamicitta.it. Devo dire in tutta onestà che pur avendo gli stessi anni non ho sicuramente la sua energia.

E, aimè, non ho la sua capacità di capire subito tutto e pontificare, soprattutto quando si tratta di politica. Non sono un “professionista” come lui. Quindi mi si perdonerà se provo, almeno su Bellaria, dove vivo e dove da sempre ho la tessera del PD, a rimettere in fila un po’ di cose a proposito di elezioni.

Non mi interessa contestare giudizi del tipo “un suicidio politico perfetto” o affermazioni grevi come “… abbiamo messo a disposizioni voti … gratis senza nulla in cambio”. Sono talmente privi di ogni seria analisi che lasciano il tempo che trovano, tanto più che hanno il sapore dell’invettiva. Sto alle cose concrete, o meglio ai fatti.

La coalizione di centrosinistra guidata da Gabriele Morelli nel 2014 raggiungeva il 24,67% dei consensi. Ora invece, il 26 maggio, ha raggiunto il 33,29%. Certo ancora poco, non siamo riusciti ad andare al ballottaggio come molti speravamo.

Tuttavia abbiamo messo in piedi un percorso di alternativa seria al centrodestra provando ad allargare l’area del centrosinistra a tutte quelle forze civiche e laiche interessate a contrastare la pochezza amministrativa della destra che, nonostante i complimenti del nostro Melucci a Ceccarelli (spiaggia docet), ha lasciato la città sempre più indietro in termini di qualità urbana e innovazione turistica. Una volta ce la giocavamo con Riccione, oggi ci passa avanti San Mauro a Mare.

Le tre liste di centrosinistra hanno messo in campo proposte programmatiche importanti sulle quali occorre lavorare ed incalzare anche se si è minoranza. Ma soprattutto si sono poste le basi per un ricambio profondo di donne e di uomini che devono farsi carico di rappresentare questa realtà politica, con l’intento di ritornare a vincere e non accontentarsi dell’impotente testimonianza di chi alza le proprie bandiere ma è sempre più solo.

Dunque un percorso serio di alleanze fra cittadini, di relazioni lunghe, di giovani e donne giovani che si sono cimentati per la prima volta con la sfida elettorale e che, pur perdendo, sono le forze, la leva, per essere ancora più ambiziosi la prossima volta.

Un percorso, caro Maurizio, di cui il PD è il motore significativo, ma non esclusivo e non sovrano. Non c’è e non c’era alternativa alla scelta fatta di allearsi alla pari con gli altri e di sostenere quello che abbiamo chiamato un patto fra i cittadini per il cambiamento.

E da qui, non solo a Bellaria, spero che non si torni indietro. Poi se qualcuno continua a leggere tutto col tornaconto della “ditta”, scambiando il partito per il fine e non per il mezzo quale è, ho paura che quel qualcuno abbia sbagliato secolo.

Ferdinando Fabbri

Ultimi Articoli

Scroll Up