Pubblicata sul Sole 24 ore di oggi una ricerca di Crif (azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie) sulla geografia dei debiti degli italiani che ha analizzato oltre 80 milioni di posizioni creditizie raccolte da Eurisc.
Nel primo semestre dell’anno il 34% della popolazione aveva almeno un contratto rateale attivo.
La rata pro capite media mensile è 356 euro. Il debito residuo (la somma degli importi per estinguere i contratti) era di 36.114 euro a testa.
I contratti più diffusi sono quelli destinati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica, elettrodomestici e viaggi (43,5% del totale). A seguire i prestiti personali (34%). I mutui per la casa pesamo per il 22% del totale.
Le Regioni dove la rata media è più alta sono il Trentino Alto Adige con 408 euro, la Lombardia e Veneto con 402 euro seguite da Toscana ed Emilia Romagna rispettivamente con 386 e 382 euro. La differenza delle rate dipende dal tipo di finanziamento. In Lombardia, ma anche nelle altre regioni in testa alla classifica incidono molto i mutui che tecnicamente hanno un importo più rilevante da rimborsare rispetto alle altre forme di finanziamento, senza considerare il valore più alto degli immobili rispetto ad altre realtà del Paese.
A livello provinciale la rata media mensile più alta è a Bolzano (475 euro) seguita da Sondrio (474 euro) a seguire Treviso (446) Siena (434 e Rimini (432). In tutte queste località l’incidenza dei mutui è superiore alla media nazionale.
Per le stesse ragioni capovolte (meno mutui e più prestiti finalizzati) le regioni del sud hanno la rata media mensile più bassa rispetto alle regioni del nord.
La Sardegna ha la rata media mensile più bassa d’Italia con 277 euro.
Questa la classifica Emilia Romagna
Fonti dati Sole24 ore su dati Crif – Mister Credit
Da notare come Rimini si colloca al primo posto per rata media mensile (432) e quarta a livello nazionale ma all’ultimo posto in Regione per percentuale di popolazione che ha un contratto rateale attivo. Il 29,8 % della popolazione riminese che ha una forma di finanziamento è più bassa della media nazionale che arriva al 34%.
Il motivo di questa differenza notevole deriva dal ricorso al credito nella provincia di Rimini riguarda soprattutto mutui sulla casa e molto meno della media regionale e nazionale per l’acquisto di beni e servizi quali auto, moto elettrodomestici e viaggi.
Questa differenza deriva anche dalle caratteristiche dell’economia provinciale, che vede un numero alto di partite Iva e comunque di lavoratori autonomi ed una disponibilità di denaro cache più alta che in altre parti della regione data anche dall’importanza dell’economia del turismo
