Sarà l’autopsia disposta dalla procura della Repubblica di Rimini, a dare le prime spiegazioni scientifiche ai figli di una signora di 69 anni, residente a Cagli, morta lo scorso 25 ottobre sotto i ferri dei chirurghi, mentre veniva sottoposta ad un intervento di artoplastica totale dell’anca, in una clinica privata del Riminese. E’ quanto riporta il Corriere Adriatico.it in un articolo pubblicato questa mattina.
Mentre era in corso l’operazione sarebbero insorte complicazioni gravi che hanno portato al decesso della donna. Tutti inutili i tentativi di rianimarla. La direzione sanitaria della clinica privata ha dato immediata comunicazione alla Procura della Repubblica. Anche i famigliari della vittima hanno denunciato, tramite l’avvocato Mario Scarpa, l’accaduto ai magistrati.
Secondo i famigliari, la donna deceduta infatti non soffriva di alcuna patologia e il suo intervento chirurgico era stato fissato dopo gli ultimi esami clinici eseguiti la settimana precedente che ne certificavano il buono stato di salute.
Già sequestrate le cartelle cliniche e predisposta l’autopsia che potrebbe svolgere già nelle prossime ore alla presenza dei periti della Procura e delle parti interessate.