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MotoGP Australia, spettacolo Italia e Bezzecchi si laurea rookie of the year

C’è il ritorno alla vittoria della Suzuki con Alex Rins, c’è Marc Marquez ormai tornato ai suoi livelli. Ma in Australia ci sono soprattutto i ragazzi italiani, Bagnaia, Bezzecchi e Bastianini. Un capolavoro ciascuno: Pecco balza in testa alla classifica mondiale; Bez si laurea “rookie of the year”, miglior esordiente dell’anno; Bestia sfodera una rimonta delle sue nonostante mille problemi e spera ancora di far suo il titolo, quando mancano due gare dal termine della stagione 2022.

Il torinese della Ducati si accontenta di un terzo posto che lo lancia in testa alla classifica con 14 punti di vantaggio sull’ormai ex leader Fabio Quartararo, caduto al 12° giro mentre cercava di rimontare qualche posizione in una corsa cominciata male e finita peggio per lui. Ottimo secondo Marc Marquez sulla via del pieno recupero con la sua Honda. Poi i riminesi: quarto super Bezzecchi e quinto Enea Bastianini. Sesto il fratello di Rossi, Luca Marini, a completare il bel bottino della scuderia VR46, mentre è solo nona l’Aprilia di Aleix Espargaró, terzo incomodo per il titolo, che ha ora 27 punti da recuperare su Bagnaia nella classifica piloti.

A Phillip Island, Bagnaia fa un gran passo avanti nella corsa per il titolo portando a termine una rimonta record per la top class della MotoGp: prima di ‘Pecco’ nessun pilota era riuscito a portarsi in testa al Mondiale partendo da un gap di 91 punti (dopo il Sachsenring). In precedenza Rainey andò in testa nella gara finale del 1992 partendo da un gap di -65 (favorito dall’infortunio di Doohan) e Rossi nel 2006 andò in testa alla penultima gara partendo da -51. Una gara coraggiosa e accorta allo stesso tempo per il torinese della Ducati che approfitta delle difficoltà di Quartararo fin dall’inizio: il francese della Yamaha prima incappa in un dritto che lo fa precipitare fuori dalla zona punti, poi cade all’11° giro alla curva 2 quando stava cercando di risalire. A quel punto Bagnaia, avvertito dai box dell’uscita di scena del campione del mondo, non si scompone e lotta davanti con Rins, Marquez e Bezzecchi mostrando carattere e freddezza. Il 25enne piemontese cede la prima posizione solo all’ultimo giro, non cercando di forzare inutilmente forte dell’esperienza maturata con le cadute dello scorso anno e si accontenta di un podio che vale oro per il Mondiale.

Pecco Bagnaia festeggia nel box Ducati

“Sapevo che avrei sofferto, abbiamo corso con la media davanti perchè con la hard non avevo il feeling e gli ultimi 6 giri la gomma era distrutta, perdevo in percorrenza. Sapevo mi avrebbero attaccato – spiega Bagnaia che domenica prossima a Sepang in Malesia potrebbe già laurearsi campione del mondo – la mia gara è cambiata quando ho letto che Fabio (Quartararo, ndr) era out. Ho accettato anche un podio, mentre prima volevo vincere. Siamo riusciti a dare carico alla gomma davanti, prima non ci riuscivo e perdevo molto a causa del vento. Nelle Libere 4 con una piccola modifica siamo riusciti a risolvere il problema. E’ stato un bilanciamento positivo, anche se nel finale mi ha pregiudicato la possibilità di attaccare. E’ stata una gara di gestione – conclude il nuovo leader del Mondiale raggiante e comprensibilmente felice a fine gara – direi da 12 su 10. Volevo spingere, ma sapevo che avrei perso. Mi sono preso cura delle gomme, ma l’ho distrutta. Il gruppo era folto, mi aspettavo un ritmo più veloce ma forse non avrei chiuso la gara. Sono contento per la classifica, non troppo per la gara. Essere primi è importante, ma non voglio ancora gongolarmi”.

Euforico Marco Bezzecchi: “E’ un bellissimo momento – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Sono contento per Pecco e per me. Siamo stati abbastanza bravi. Bellissimo riuscire a vincere il rookie of the year, e soprattutto farlo con una gara così bella. Spero di aver fatto divertire tutti, mi spiace solo di non aver passato Bagnaia. Non mi sono trattenuto per niente dal passarlo alla 10, perchè perdevo terreno appena prima e arrivavo troppo lontano. Volevo passarlo alla 1, ma lui andava più forte di me e perdevo qualche metro. Ci ho provato come un matto. Il più bel sorpasso l’ho fatto a Martin alla 1 all’esterno. Mi sono divertito, è stato un bel gran premio. Ho sentito anche Valentino, mi ha scritto che ho fatto una grande gara”. 

Più moderata la gioia Enea Bastianini, soddisfatto della propria prestazione ma in debito con la fortuna: “Gara bella la mia però inficiata da due episodi: il rallentamento patito ieri in qualifica, più l’esplosione dell’airbag oggi”. In prova Bestia era stao ostacolato da Oliveira, poi penalizzato in griglia, ed era dovuto partire dalla quindicesima posizione. Non bastasse, in gara al 2° giro succede l’impensabile: “Una violenta imbarcata in Curva 9 mi ha causato l’esplosione dell’airbag. E’ rimasto per circa un giro e mezzo gonfiato, sicché in diversi avversari mi hanno superato. Mi sono ritrovato diciottesimo, posizione dalla quale ho compiuto una rimonta”. Il pilota del team Gresini continua l’analisi: “Avevo un gran bel ritmo e, non appena l’airbag si è sgonfiato, ho preso il mio passo veloce. Ho risalito la china, sino a cogliere una tutto sommato buona top five. Prendendo il fatto che mi trovassi a quattro secondi e mezzo dal leader, e sapendo che io abbia finito a poco più di mezzo secondo dalla vittoria, posso dire che il podio fosse possibile”.Alla domanda: “Adesso Pecco Bagnaia può solo perdere questo titolo?” la Bestia ha risposto in questa maniera: “L’esperienza dice che non sia mai detta l’ultima parola e che bisogna rimanere sempre concentrati. Dal canto mio, la matematica mi tiene in gioco, perciò continuo a crederci”. Tra pochi giorni saremo in Malesia. Ad Enea piace: “Ovviamente, darò sempre il massimo. Sepang è apprezzabile, nei test sono andato bene, penso che avremo una gara lunga e calda. Ci daremo dentro, questo è certo. Ci vediamo lì”.

Enea Bastianini in azione a Phillip Island

MOTOGP AUSTRALIA – ORDINE DI ARRIVO

  1. Rins (Suzuki)
  2. M. Marquez (Honda)
  3. Bagnaia (Ducati)
  4. Bezzecchi (Ducati)
  5. Bastianini (Ducati)
  6. Marini (Ducati)
  7.  Martin (Ducati)
  8. Zarco (Ducati)
  9. A. Espargaro (Aprilia)
  10. B. Binder (Ktm)
  11. P. Espargaró (Honda)
  12. M. Oliveira (KTM)
  13. C. Crutchlow (Yamaha)
  14. D. Binder (Yamaha)
  15. R. Gardner (KTM)
  16. R. Fernadez (KTM)
  17. M. Vinales (Aprilia)
  18. J. Mir (Suzuki)
  19. Nagashima (Honda)
  20. F. Di Giannantonio (Ducati)
  21. F. Morbidelli (Yamaha) NT
  22. F. Quartararo (Yamaha) NT
  23. J. Miller (Ducati) NT
  24. A. Marquez (Honda) NT

LA CLASSIFICA MONDIALE

  1. Bagnaia (Ducati) 233 punti
  2. Quartararo (Yamaha) 219
  3. A. Espargaro (Aprilia) 206
  4. Bastianini (Ducati) 191
  5. Miller (Ducati) 179
  6. B. Binder (Ktm) 160
  7. Zarco (Ducati) 159
  8. Rins (Suzuki) 137
  9. Martin (Ducati) 136
  10. Oliveira (Ktm) 135

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