Cerca
Home > Ultima ora cronaca > Moto Gp: la Polizia di Stato impegnata in pista e fuori

Moto Gp: la Polizia di Stato impegnata in pista e fuori

Fine settimana di intenso lavoro per gli uomini in divisa. Numerosi infatti sono stati i servizi pianificati in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenuto dal Prefetto di Rimini, dr.ssa Tramonti, e tecnicamente predisposti dal Questore di Rimini, dr. Maurizio Improta per assicurare l’ordinato svolgimento dell’Evento sportivo che si è svolto a Misano durante il fine settimana.

L’evento sportivo della Riviera – che quest’anno ha fatto registrare nel corso dei tre giorni oltre 200.000 ospiti, attirando complessivamente numerose decine di migliaia di appassionati, giunti da tutte le parti del mondo per fare il tifo per i propri i piloti delle varie categorie – “porta” anche i colori della Polizia di Stato: tra i piloti in gara, infatti, vi sono pure Danilo Petrucci e Michele Pirro – classificatosi rispettivamente al secondo e al quinto posto in MOTOGP – Enea Bastianini, poliziotti delle Fiamme Oro, il Gruppo sportivo della Polizia di Stato, a cui il Questore di Rimini ha portato il saluto e i complimenti per l’ottimo risultato conseguito da parte del Capo della Polizia, pref. Franco Gabrielli.

mio4

In considerazione delle diverse manifestazioni e delle presenze attese, la Questura di Rimini, con un dispositivo diretto dal dirigente della Divisione Anticrimine, da poco trasferito a Rimini dr Giuseppe Marziano, ha impiegato complessivamente durante i tre diversi giorni per il MotoGP oltre 420 uomini delle Forze di Polizia: in un crescendo continuo di impiego, infatti, venerdì giornata di prove libere, sono stati impiegati 100 uomini; sabato, giornata dedicata alle qualifiche, sono stati impiegati 120 uomini; domenica fin, giornata di gare, sono stati impiegati 240 uomini, dalle prime luci dell’alba e fino al completo deflusso del traffico,

Con la collaborazione del personale di sicurezza dell’autodromo – sono stati infatti complessivamente impiegati oltre 1000 steward durante le tre giornate di qualifiche e gare – è stata garantita la presenza di personale in divisa presso ogni varco di accesso al fine di sorvegliare che nei pressi degli undici check point, predisposti anche metal detector, appositamente allestiti per l’evento (al fine di effettuare un filtraggio degli ospiti ed evitare che fossero introdotto all’interno dell’impianto materiale pericoloso), non si creassero situazioni che potessero turbare le procedure di afflusso e di deflusso di tifosi e appassionati. E quindi fin dalle prime luci del mattino, insieme al personale della sicurezza privata, ogni varco è stato presidiato da uomini delle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) che ha garantito la regolarità delle procedure, dando ausilio agli addetti alla sicurezza nell’effettuare controlli più approfonditi.

All’interno del circuito è stato allestito il “Moving Lab” della Polizia di Stato. Il laboratorio mobile, gioiello di tecnologia applicata all’investigazione, è racchiuso in un Ducato Euro Cargo allestito con una postazione completa per il fotosegnalamento. All’interno è stato possibile vedere tutte le sofisticate attrezzature per effettuare sopralluoghi, verificare documenti falsi, prelevare residui di polvere da sparo e perfino campioni di DNA, per avviare rapidamente un’indagine e avere primi riscontri immediati. Il ‘Moving Lab’, a tutti gli effetti un ufficio operativo, rappresenta così per la Polizia Scientifica anche uno spazio d incontro per illustrare le tecniche di sopralluogo sulla scena del crimine e per riprodurre identikit necessari per individuare persone scomparse o ricercate che da sempre affascinano l’immaginario di tutti.

Il Moving Lab, Laboratorio Mobile di Polizia Scientifica, attrezzato con tutte le dotazioni necessarie per le attività investigative di tipo scientifico, è in grado di riprodurre il lavoro di un Gabinetto di Polizia Scientifica: permette in particolar modo di foto-segnalare una persona e verificare in pochi istanti se gravata da eventuali precedenti di polizia, di valutare l’autenticità dei documenti in caso di dubbi durante un controllo, di analizzare le sostanze stupefacenti sequestrate, e molto altro ancora.
Il personale specializzato del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Rimini e del Servizio Polizia Scientifica di Roma hanno così potuto illustrare la propria attività, dare risposta alle sempre maggiori curiosità dei cittadini sulle tecniche dell’investigazione scientifica, ma soprattutto consolidare il dialogo con la collettività sui valori dell’educazione alla legalità.
Durante le diverse attività sono state svolte anche attività ludiche per i più giovani che improvvisandosi piccoli operatori della scientifica hanno potuto sperimentare le tecniche di esaltazione delle impronte latenti o partecipare a giochi interattivi multimediali al termine dei quali ricevere il ‘Diploma del piccolo investigatore’.

Numerosi sono stati i curiosi – famiglie con bambini, ma anche adulti, anziani, semplici turisti – che si sono avvicinati per conoscere le attività e per parlare con gli operatori della Polizia Scientifica, impegnati nell’illustrare l’attività della specialità dispensare informazioni ai visitatori, soprattutto bambini desiderosi di sapere, attentissimi nell’ascoltare e apprendere le tecniche della Polizia scientifica, soprattutto per quanto riguarda le impronte papillari e la loro unicità. Centinaia gli sportivi che sotto lo stand della Polizia Scientifica allestito all’interno del paddock hanno potuto toccare con mano gli strumenti operativi quotidianamente utilizzati dai Poliziotti della Scientifica della Questura di Rimini che, con la tuta bianca, mascherina e calzari, intervengono per effettuare sopralluoghi tecnici, per sviluppare identikit, per rilevare e sviluppare impronte digitali e tracce biologiche e per ricostruire (anche digitalmente) la scena di un crimine e per supportare le attività investigative.

All’interno del paddock è stato inoltre allestito uno spazio espositivo dove è stato possibile ammirare una ALFA ROMEO GIULIETTA 1300 e un SIDECAR MOTO GUZZI V7 concessi per l’occasione dal Museo storico della Polizia di Stato di Roma.
Il piano predisposto ha funzionato.
Sotto l’occhio degli operatori a bordo dell’elicottero della Polizia di Stato che ha costantemente sorvolato l’area dell’Evento, le operazioni di filtraggio infatti si sono svolte senza alcuna problematica, grazie anche alla collaborazione delle migliaia di appassionati che hanno compreso la necessità di sottoporsi ai controlli con i metal detector e di consegnare eventualmente al personale lì presente materiale il cui ingresso è stato vietato come coltelli, fornelli, ecc.

L’attività di Polizia e Carabinieri, in realtà, si è svolta in maniera continuativa e senza alcuna sosta durante tutti e i tre giorni: le attività degli uomini in divisa, infatti, non è mai terminata con la chiusura dei cancelli di ingresso, essendo stata infatti garantita un’attenta attività di vigilanza lungo tutto il perimetro esterno proprio a partire dall’orario di chiusura dei cancelli e durante tutta la notte.

Al fine di garantire che lo spettacolo sportivo si svolgesse nel migliore dei modi e fosse una vera Festa per appassionati, sono stati impiegati anche le Unità cinofile antiesplosivo e gli artificieri della Polizia di Stato che oltre a garantire le ordinarie operazioni di bonifica di tribune e aree sensibili sono state impiegate per verificare il contenuto di borse lasciate incustodite dai propri proprietari e subito rilevate dall’occhio attento del Personale di Polizia Scientifica che vigilato l’area dell’evento mediante il sistema di videosorveglianza.

mio1

Per garantire la sicurezza degli ospiti la Polizia di Stato ha impiegato anche il reparto professionalmente preparato per garantire l’immediato intervento in caso di situazioni particolarmente critiche: a girare tra le tribune, i paddock e lungo il perimetro esterno, infatti, durante le tre giornate dell’Evento vi erano gli uomini dell’UOPI – Unità operativa primo intervento antiterrorismo – i quali in contatto diretto con i colleghi a bordo dell’elicottero hanno verificato tutto si svolgesse regolarmente.

mio

A fornire il loro decisivo e insostituibile contributo sono stati pure i Vigili del Fuoco con le diverse postazioni ubicate nelle zone strategiche dell’area e il personale sanitario del 118, che ha garantito una presenza diffusa su tutta l’area dell’evento, assicurando una “risposta” sanitaria pronta e immediata.

Particolarmente importante e apprezzato è stato il notevole contributo fornito dalla Polizia Stradale di Rimini che ha vigilato sulla corretta applicazione delle fasi del piano traffico predisposto per l’evento. Con la collaborazione dei corpi di Polizia Municipale di Riccione, Misano e Cattolica, gli agenti della Polizia stradale, strategicamente posizionati a ogni incrocio o area strategica hanno garantito che le operazioni di afflusso e deflusso dei flussi veicolare si svolgessero senza particolari criticità.

La Polizia Stradale quest’anno ha potuto contare nello svolgimento delle proprie attività, anche dell’ausilio dell’elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato impiegato per l’evento, dedicato anche ai servizi di viabilità. Anche quest’anno è stato utilizzato anche il nuovo sistema in uso al Reparto Volo della Polizia di Stato che permette di vedere in tempo reale le immagini riprese dall’operatore a bordo dell’elicottero direttamente presso la Sala operativa della Questura di Rimini, da dove un operatore della Polizia stradale ha potuto coordinare e mirare le attività di intervento degli operatori a terra.

E non è mancato il prezioso apporto fornito dal personale della Guardia di Finanza, che ha svolto servizi antiabusivismo e di contrasto al fenomeno del bagarinaggio procedendo a contestare la relativa sanzione.
Al fine di coordinare le attività delle diverse Forze ed Enti impegnati nell’evento è stato allestito presso l’impianto sportivo un “Punto di Contatto Operativo”, dove i diversi attori del “sistema sicurezza” predisposto dalla Questura di Rimini grazie anche a un sistema accentrato di comunicazioni via radio, hanno potuto dialogare direttamente coordinando gli interventi e le operazioni.

Il Questore di Rimini, dr. Maurizio Improtache ha portato il saluto della Polizia di Stato anche al Papà di Marco Simoncelli, campione indimenticato della MotoGP, a cui è intitolato il circuito di Misano – al termine dell’evento ha quindi espresso il suo più vivo ringraziamento e apprezzamento alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, delle altre forze di Polizia e dei corpi di Polizia Municipale di Riccione, Rimini e Misano per il lavoro svolto e per gli ottimi risultati conseguiti durante gli articolati servizi predisposti ed espletati per garantire la sicurezza e la tranquillità dell’Evento sportivo della Riviera-.

ps4Il questore di Rimini Dott Maurizio Improta ed il presidente del Coni Gianni Malagò

Al termine dell’evento un apprezzamento particolare per il sistema sicurezza dell’evento e per l’ottima riuscita della manifestazione sportiva è giunto anche da parte del Ministro per lo Sport Luca Lotti che ha premiato il vincitore del MotoGP e del Coni Gianni Malagò

Ultimi Articoli

Scroll Up