Rinaldo Orfei si è spento questa notte a Riccione a 74 anni. Come riporta Circusfans.net, il portale dei circensi italiani, “con lui se ne va un’altra colonna del circo italiano. Insieme a Liana e Nando ha dato vita ad una delle stagioni più importanti dell’arte della pista nel nostro Paese, quella delle produzioni kolossal. Il Circo a tre piste nel 1969, Circorama l’anno dopo e di li a poco anche Il Circo delle Mille e una Notte e Il Circo delle Amazzoni. Una stagione che terminò negli anni 70 con la “divisione del trinomio”, come la definì Liana Orfei”, che le è stata accanto fino all’ultimo.
La collaborazione fra lei e Rinaldo proseguirà ancora per un po’, dopo l’esperienza del Circo della Corea del Nord che i due portarono in Italia nel 1982. Creerà poi il circo Rinaldo Orfei, che prosegue la sua attività.
Un ruolo ne I Clowns di Fellini, Rinaldo Orfei è stato celebre nei panni del domatore. Scrisse Giuseppe Rivarola del 1979: “Rinaldo è ormai noto come il domatore con i guanti bianchi per le qualità di eleganza e di stile che profonde nel numero con le sette tigri del Bengala”.
Imparò prestissimo ad entrare in pista col papà Paride, il clown Pippo. Aveva pochi anni di vita e già un nome d’arte: Pipino. “Si nascondeva nei risvolti dell’ampia casacca paterna per poi improvvisare divertenti riapparizioni”, raccontava ancora Rivarola.
“Arruolatevi nel circo, imparerete un mestiere e girerete il mondo”, aveva detto qualche anno fa in una intervista durante la tournée di Palermo.
Descriveva una vita attivissima fatta di spostamenti e problemi da gestire ogni giorno, cominciando dalla gestione degli animali “la prima cosa alla quale pensiamo”. “Il nostro è uno spettacolo per i bambini dai 3 ai 90 anni”, aggiungeva. “Il cinema è finzione il circo è tutto dal vero, è uno spettacolo reale”. Picchiare gli animali? “Sadismo, ignoranza, inciviltà, e guai a chi lo fa. Il motto degli Orfei è sempre stato rispetta la natura, ama gli animali, sarai sempre nostro amico”.