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Morte Marco Pantani, non è stato un omicidio

“Marco Pantani è stato ucciso”. Questa la clamorosa notizia che nel 2014 rimbalzò sulle cronache nazionali ed estere.

L’ipotesi era maturata dalle indagini dell’avvocato Antonio De Rensis, per conto della famiglia di Marco Pantani, che aveva accumulato una serie di contraddizioni e anomalie, studiando i faldoni sia delle indagini, sia quelli relativi al processo.

Furono, sempre nel 2014, allegate anche indagini difensive (risentendo diversi testimoni chiave dell’epoca) e avvalendosi di una perizia medico-legale eseguita dal professor Francesco Maria Avato (lo stesso che ha contribuito a far riaprire dopo 23 anni il caso Bergamini, il calciatore “suicidato”).

Tutto quel materiale finì in un fascicolo della Procura della Repubblica di Rimini che di fatto riaprì il caso.

Nel 2016, dopo accurate verifiche da parte della Procura di Rimini, il Procuratore Capo Giovagnoli chiese l’archiviazione dell’indagine bis.

Infatti secondo la procura non vi era elementi per sostenere  che la morte di Marco Pantani fosse stato un omicidio.

La richiesta di archiviazione fu accolta dal Gip.

Contro l’archiviazione i legali della famiglia Pantani hanno fatto ricorso in Cassazione.
Come riporta il Corriere di Rimini la Cassazione ha respinto il ricorso dichiarandolo inammissibile.

Il caso, dal punto di vista delle indagini è chiuso.

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