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E’ morta Barbara Bonfiglioli, protagonista della moda, della cultura e della solidarietà

“A nome di tutta la comunità riminese, desidero esprimere profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Barbara Bonfiglioli, vice presidente di Uni.Rimini e nel Consiglio d’amministrazione di IEG. Una persona splendida, sensibile, schiva e infaticabile che ha sempre creduto nel valore della cultura, dell’impegno per il bene comune e dell’agire in prima persona per contribuire a migliorare e far crescere armonicamente il nostro contesto sociale e educativo, stimolando formazione e conoscenza”.

E‘ il sindaco Andrea Gnassi a parlare a nome di tutta la città, colpita dalla scomparsa di Barbara Bonfiglioli, 58 anni, da tempo ammalata ma che solo ieri aveva dato le dimissioni dal cda della fiera. Sposata, non aveva figli e con lei viveva l’anziano padre, dopo la scomparsa della madre.

“Barbara – conferma infatti Gnassi – ha lavorato fino all’ultimo a favore della sede riminese dell’Università, rivolgendo la sua passione e la sua professionalità manageriale soprattutto nel cercare le strade più efficienti affinché dopo la formazione i ragazzi, i giovani laureati riuscissero a collegarsi con il mondo del lavoro”.

“Portano il suo segno due importanti tavoli tematici, quello sul Turismo e quello sulla Moda – ricorda i sindaco – che hanno proprio l’obiettivo di mettere in relazione i laureati e le imprese locali. Che è anche un modo intelligente ed efficace di evitare quella ‘fuga dei nostri cervelli’ verso altri territori che impoverisce un po’ tutti. E se oggi l’Università a Rimini sta sempre più integrandosi come parte di un progetto strategico di città orientato verso la sostenibilità, l’alto sapere e la creatività, lo si deve proprio a figure instancabili come Barbara Bonfiglioli”.

“L’amministrazione comunale partecipa commossa al dolore di famigliari, amici e conoscenti”.

Barbara Bonfiglioli era nata a Casalecchio di Reno (BO)  il 15 aprile del 1960, ma risiedeva a Saludecio dal 2001.  Sales Manager per grandi aziende del Made in Italy, come BVM Italia-Les Copains, CP company, Stone Island e Fuzzi, ha gestito le vendite internazionali di collezioni di grandi stilisti del Made in Italy come Gianni Versace, Jean Paul Gaultier, Fendessimo e Custo Barcelona e molti altri.

Un lavoro che l’ha portata in tutto il mondo e che l’ha vista, fra i primissimi manager europei, ad allacciare nel 2002 rapporti con la Cina con l’obiettivo di vendere le eccellenze italiane e non di produrle a basso costo.

Nel 1999 si era intanto trasferita a San Giovanni in Marignano, chiamata dall’azienda Fuzzi, per la quale tuttora curava i mercati nordamericano e asiatico. Ma accanto all’impegno professionale, fin dal 2004, prepotente, le era sorta l’esigenza  di agire nel sociale,  iniziando il suo percorso nello IOR, l’Istituto Oncologico Romagnolo, fino a far parte del cda dell’istituto e quindi Vice Presidente. Un volontariato, il suo, svolto con la medesima, grande determinazione impiegata nel suo ruolo di manager: raccolte fondi per sostenere progetti di ricerca e promuovere attività di supporto all’assistenza ai malati oncologici, organizzazione di eventi, cene, conferenze e incontri, fino all’attivazione di Progetti di Musicaterapia e attività di Nordic Walking attività nell’U.O. di Oncologia dell’Ospedale Cervesi di Cattolica. Dal 205 al 2015 aveva guidato in prima persona lo IOR di Riccione.

Nel 2008 entra in Unirimini come Consigliere nel CdA, e la sua competenza si traduce nella costituzione del Tavolo della Moda, un tavolo permanente di confronto tra i Docenti dei Corsi di Laurea in Moda del Campus di Rimini e gli imprenditori e le associazioni imprenditoriali e di categoria della provincia di Rimini; poi il Tavolo del Turismo nel 2013.

Dal 2011 era Vice Presidente di Unirimini Spa, Società consortile per lo sviluppo dell’Università a Rimini.

L’impegno verso la comunità di Saludecio, l’aveva portata ad impegnarsi nella Proloco, di cui ne diventerà Presidente per il mandato 2007-2008.

Era grande appassionata del pattinaggio e del cammino, con i bastoncini del Nordic walking. Nel 2015 era riuscita a realizzare un suo grande desiderio: percorrere il Cammino di Santiago di Compostela, 198 km a piedi fino all’estremità della Spagna.

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