“Rimini non è solo contendibile, possiamo vincere anche al primo turno”. Ci crede il segretario romagnolo della Lega, e parlamentare, Jacopo Morrone, alla vittoria alle prossime amministrative nella città romagnola. In questi giorni, e nelle scorse settimane, sono diversi gli incontri con esponenti di partito dell’alleanza di centrodestra così come con il mondo civico. Tanto per Rimini, quanto per Ravenna. Sui nomi Morrone non si sbilancia, “non ne sono stati fatti”, ma non nasconde un certo ottimismo.
A Rimini la base è l’attuale coalizione di centrodestra, Morrrone, ampliandola al contributo dei civici. E una mano in questo senso la sta dando il Partito democratico, argomenta Morrone, “spaccato su nomi e contenuti”. Per questo si punta ad “aprire l’alleanza. La guerra aperta nel Pd è sotto gli occhi di tutti e certo civismo che prima lo sosteneva, ha bussato alla nostra porta. Ci crediamo, è una grande novità”.
Per il candidato, prosegue, “non si punta a mettere una bandierina ma a scegliere il migliore. In questa fase c’è un interessamento da parte dei mondi civici, sentiamo gli imprenditori e il mondo cattolico. Ci sono molte disponibilità e l’entusiasmo ci fa ben sperare”.
“Un civico o un politico – conclude – alla gente non fa differenza e in questa fase ogni partito cerca di sondare candidati al proprio interno”. Un “modello Forlì”, dove ha trionfato Gian Luca Zattini, è “riproponibile ovunque, servono passione, esperienza e cuore”, conclude.
