E’ stata discussa questa mattina dalla I commissione consiliare del Comune di Rimini una mozione del consigliere Carlo Rufo Spina in ordine all’uso di via Settembrini e via Euterpe, strade sulle quali dal 4 gennaio 2016 sono in funzione dispositivi elettronici di controllo della velocità. Per l’amministrazione comunale di Rimini è intervenuto l’assessore Mattia Morolli che dichiara:
“Ho avuto modo di ribadire questa mattina, nel corso della I commissione consiliare, come la questione “sicurezza” sia l’elemento dirimente di qualsiasi scelta dell’Amministrazione comunale in termini di viabilità.
Siamo infatti convinti che se i dati sull’incidentalità registrati a Rimini negli ultimi 15 anni siano in costante calo (1485 quelli registrati nel 2015, il 57% in meno rispetto al 2000 quando se ne contarono 2.585, – 480 rispetto al 2013, -300 nel 2014) ciò sia dovuto ad un insieme d’azioni che l’Amministrazione comunale ha, in maniera sinergica e coordinata, via via adottato. Adottato nei controlli in strada, nelle infrastrutture della viabilità ed anche nella dotazione di sistemi tecnologici di deterrenza come il Vigile elettronico, il Vista-red e gli autovelox. Non è un caso che nel 2000 si contarono sulle strade riminesi 29 morti e lo scorso anno 2. Le 27 vittime in meno sono un risultato importantissimo per tutta la comunità, un enorme ‘risparmio’ di sofferenza e dolore dovuto anche al progredire tecnologico del sistema dei controlli, adesso più fitti e puntuali. Basti guardare a un altro dato: in via Euterpe e in via Settembrini nei primi 9 mesi del 2015 si contarono 35 incidenti con 23 feriti, più o meno gravi. Quest’anno 26 incidenti e 13 feriti, per uno decremento statistico rispettivamente del 27 per cento e del 45 per cento circa. L’effetto deterrenza si può anche ‘leggere’ attraverso il dato delle sanzioni elevate visto che, rispetto ai primi mesi in cui gli autovelox sono entrati in funzione, a qualche mese di distanza siamo già a un rapido decremento che oggi ne ha dimezzato i numeri.
Sono contento che nessuno, tantomeno il consigliere Spina, durante il dibattito abbia sollevato dubbi sulla funzione di strumenti di deterrenza come gli autovelox, di cui del resto il Comune di Rimini si è dotato solo da gennaio ultimo anche tra i comuni vicini, ma non possiamo essere d’accordo con la richiesta contenuta nella mozione che chiede all’Amministrazione comunale di elevare da 50 a 60 Km/h il limite di velocità nelle due strade, via Settembrini e via Euterpe, dove sono collocati due dei tre autovelox cittadini.
Lo siamo per ragioni tecniche, come ribadito dall’Arch. Marco Tamagnini che ha partecipato alla commissione per conto della Direzione dei Lavori pubblici, che ha ricordato come le due vie in questione, ambedue classificate come “strade urbane di scorrimento”, abbiano misure (7 metri la prima, 6,60 la seconda) inferiori a quanto richiesto dal Decreto ministeriale “Lunardi” che classifica le diverse tipologie di strade. Ma lo siamo soprattutto perché si trovano in luoghi su cui insistono oltre a quartieri residenziali, l’ospedale come in via Settembrini, o due centri sportivi come sulla via Euterpe. Luoghi purtroppo teatro in un recente passato di incidenti tragici e mortali. Del resto è qualcosa più di un caso che il 98% dei comuni con più di 150.000 abitanti metta in funzione gli autovelox in vicinanza degli ospedali.
Una preoccupazione purtroppo confermata da tutte le statistiche che legano l’indice di lesività alla velocità come quella pubblicata dalla statunitense AAA Foundation for traffic safety, che registra come solo passando dalle 23 miglia orarie (circa 37 Km/h) alle 32 la percentuale di decessi dovuti all’investimento di pedoni da parte di un’auto passi dal 10% al 25 per schizzare al 50% se l’impatto avvenisse a 42 miglia orarie (67 Km/h).