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“Morìa di vongole colpa cambio del clima”: consiglio regionale spinge per fondi ai pescatori

Approvata all’unanimità in commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini, una risoluzione del Partito Democratico che impegna la Giunta a prevedere forme di sostegno per le attività che operano nel settore della mitilicoltura, in gravi difficoltà economiche.  Il testo è sottoscritto da Lia Montalti (nell’immagine in aprtura), Marco Fabbri, Marcella Zappaterra, Massimo Bulbi, Nadia Rossi, Manuela Rontini e Palma Costi. Del caso si era precedentemente occupato l’assessore con delega allo sviluppo dell’economia ittica Alessio Mammi, ringraziato dai firmatari per l’impegno profuso (previsto un fondo di 400mila euro nel bilancio per il 2021).

“In tutta la fascia costiera dell’Emilia-Romagna la pesca e l’allevamento ittico lagunare hanno una tradizione secolare” spiega la consigliera Montalti. Attività come l’acquacoltura e l’allevamento su fondali lagunari di vongola verace e in sospensione in mare di mitili sono due attività prevalenti nell’area: la Marineria di Cesenatico è come la definisce la consigliera: “una delle più attive della Regione e una delle più importanti”.

Il settore della pesca, nel cesenate, è peculiare e variegato: sono praticati quasi tutti i tipi di pesca e il volume di affari rende questa attività produttiva una delle più importanti del territorio dopo il turismo. Il settore, inoltre, dà occupazione a numerosissimi addetti e 200 di loro sono dediti esclusivamente alla pesca, traendovi il proprio sostentamento. Ma a causa della mancanza di ossigeno nell’ecosistema dei fondali, causato dalle alte temperature di settembre, si è verificata un’ecatombe del prezioso prodotto ittico.

I pescatori, che hanno visto quasi azzerarsi il prezioso prodotto, chiedono alla Giunta un sostegno in questo momento di duplice crisi, climatica ed economica. Come ricorda infatti il consigliere Marco Fabbri: “Ai lavoratori già citati vanno inoltre sommati i lavoratori della provincia di Ferrara, 1.700 addetti, in particolare nella Sacca di Goro e nei canali adduttori delle Valli di Comacchio, per ora quasi risparmiate dall’anossia, dove ogni anno vengono prodotte circa 16.000 tonnellate di vongole: il 55% della produzione italiana e il 40% di quella europea. Si tratta di un pezzo di economia molto importante per la costa. I pescatori hanno investito moltissimo per la modernizzazione degli impianti, sull’informatizzazione e su interventi compensativi in campo ambientale: diversi interventi di carattere ambientale sono stati compiuti su iniziativa del comparto. Un settore che sta soffrendo a causa dei cambiamenti climatici e deglii innalzamenti di temperatura ormai all’ordine del giorno, ma che ha anche pagato indirettamente le conseguenze della pandemia e del lockdown, con mancati introiti a causa della chiusura dei ristoranti”.

Da qui la risoluzione approvata oggi che impegna la Giunta “a presidiare l’attivazione dei fondi di solidarietà a livello nazionale, a superare i confini del Consorzio di gestione dei molluschi, agevolando la fusione dei vari Consorzi romagnoli; a prorogare la misura della raccolta e commercializzazione dei molluschi al di sotto dei 25 millimetri fino al 31 dicembre 2022; a prevedere forme di indennizzo regionali per quelle tutte quelle attività di pesca che stanno subendo gravi perdite economiche a causa della moria di vongole; a sostenere la ricerca, al fine di mettere in campo adeguati interventi per poter mitigare gli effetti del cambiamento climatico, cercando quindi di evitare il verificarsi nei prossimi anni della medesima emergenza, con interventi mirati a prevenire o mitigare gli effetti di questo fenomeno”.

 

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