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Morì annegato nella piscina del Grand Hotel di Riccione. Dalla perizia emergono tracce di cocaina nel sangue

Resi noti i risultati della perizia tossicologica sul 21enne senegalese Madiaye Diongue, annegato il 14 luglio scorso nella piscina del Grand Hotel di Riccione. La procura aveva affidato gli esami al dottor Paolo Fais che, nei giorni seguenti al decesso, aveva fatto l’autopsia al corpo del ragazzo. Gli accertamenti tossicologici sul sangue della vittima avrebbero accertato come il ragazzo fosse sotto l’effetto della cocaina. Il ragazzo è morto per annegamento ma la presenza della cocaina potrebbe essere una concausa nella dinamica della disgrazia.

Al momento l’unico indagato per la morte del ragazzo è il proprietario del Grand’hotel  riccionese, Gianni Andreatta, per il quale gli inquirenti hanno ipotizzato il reato di omicidio colposo, a causa della mancata vigilanza della piscina che nel momento del tuffo doveva essere non accessibile al pubblico. Il cartello affisso riportava la chiusura dalle 12 alle 15 per mancanza del servizio di salvamento.

Alla luce di questi nuovi elementi la posizione di Andreatta potrebbe essere rivista dalla Procura. Secondo l’avvocato Alesssandro Petrillo l’annegamento potrebbe non essere l’unica causa della morte del giovane. Avvalendosi anche di una perizia di parte affidata al professor professor Sabino Pelosi, l’annegamento è avvenuto in modo così rapido che nessun salvataggio sarebbe stato possibile. E in tale rapidità lo stupefacente pottìrebbe aver avuto un ruolo. Pertanto il legale chiederà il proscioglimento del suo assistito.

Il 14 luglio scorso gli amici che erano con lui hanno raccontato di non averlo più visto quando erano circa le 14, per poi accorgersi che giaceva sul fondo della piscina. Si sono immediatamente tuffati e lo hanno tirato fuori in stato di incoscienza. All’arrivo del 118 il cuore del ragazzo batteva ancora e si è riuscito a trasportarlo fino all’ospedale Infermi di Rimini. Ma qui nonostante gli sforzi dei sanitari ha cessato di vivere.

Nel frattempo la piscina del Gran Hotel resta chiusa per un provvedimento del Comune di Riccione disposto a settembre dopo le verifiche dei Carabinieri sulle condizioni igienico-sanitarie della struttura.

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