“Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti”. Con queste parole Padre Pino Puglisi (3P per i suoi amici), parroco di Brancaccio, il rione di Palermo con la più alta presenza mafiosa, condannava la passività con cui i siciliani, e in particolare i suoi parrocchiani, subivano il potere assoluto di Cosa Nostra. E fu proprio la sua attività evangelica e sociale, con la quale cercava di risvegliare le coscienze e di sottrarre i giovani del quartiere ai tentacoli della mafia, che gli costò la vita, la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno, proprio sotto casa, per mano di uno di quei giovani alla cui salvezza aveva donato tutta la sua esistenza.
Della figura, dell’opera e della eredità di padre Puglisi si parlerà domenica 15 gennaio, a Morciano di Romagna, presso il Centro Parrocchiale, in via Roma, 1. Sarà Rosaria Cascio, docente a Palermo e presidente dell’Associazione “Padre Giuseppe Puglisi. Sì, ma verso dove?”, coautrice di alcuni libri sulla figura del parroco di Brancaccio, a raccontare la vicenda umana e il messaggio di don Pino, che aveva avuto come insegnante di religione, diventandone poi amica e collaboratrice.
L’occasione per ascoltare questa importante testimonianza sarà il PRANZO DELLA LEGALITÀ organizzato dall’Associazione “Passi di Legalità”, componente del coordinamento provinciale di LIBERA, nell’ambito dei “100 passi verso il 21 marzo”, percorso di avvicinamento alla “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, che si svolgerà a Rimini il primo giorno di primavera.
Il ricavato del pranzo della legalità, con menù a base di tagliatelle con fagioli e porchetta, andrà a favore delle attività di LIBERA, la rete di associazioni antimafia fondata e diretta da Don Luigi Ciotti.
L’appuntamento è quindi per domenica prossima alle ore 13 al Centro Parrocchiale di Morciano, per pranzare assieme nel nome della legalità e per ascoltare il messaggio lasciato da padre Pino Puglisi. Un’occasione da non mancare, per offrire solidarietà a chi si batte per la legalità e il contrasto alle mafie e per testimoniare la voglia di essere cittadini attivi e consapevoli.