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Montescudo, il vicino segnala lite di coppia ma i Carabinieri li arrestano per spaccio

Grazie alla segnalazione fatta dal vicino di casa per l’ennesima lite in famiglia i Carabinieri hanno scoperto una piccola centrale dello spaccio a Montescudo. Il vicino di una coppia di giovani era preoccupato dalle urla che non accennavano a placarsi nella serata di ieri.

Quando i militari sono sopraggiunti in prossimità dell’abitazione segnalata hanno suonato alla porta. A rispondere è stata la coppia lui e lei, visibilmente sorpresa dalla visita delle divise tanto.

I Carabinieri hanno quindi spiegato il motivo della loro presenza e di tutta risposta, i coniugi hanno subito iniziato a smorzare i toni, rassicurando i militari che fosse tutto nella norma e che si era trattato di un semplice diverbio per questioni di gelosia.

Ma i militari volevano vederci chiaro e scongiurare che le frasi non fossero né di cortesia che di circostanza.  Hanno quindi invitato la coppia a rientrare in casa per procedere con loro ad una ispezione dei luoghi e verificare che non vi fossero segni di violenza dentro l’abitazione.

Ma una volta varcata la soglia gli uomini dell’Arma sono stati sorpresi da un fortissimo odore di marijuana. Il tutto mentre i due tacevano imbarazzati. Immediata la perquisizione che ha consentito il rinvenimento, all’interno di una camera, di una vera e propria serra artigianale.

Un sofisticato impianto elettrico di riscaldamento e illuminazione curava la crescita di ben 21 piante rigogliose, cariche di infiorescenze pronte per essere raccolte e trattate. Nella credenza, invece, 220 grammi di sostanza già essiccata e pronta allo spaccio. Ecco perché i due sono stati dichiarati in stato di arresto. Entrambi incensurati e nullafacenti.

Tutto il materiale, una volta recuperato, è stato quindi sottoposto a sequestro mentre per la coppia – 26 anni lei, 37 lui, entrambi incensurati e nullafacenti – al termine delle formalità di rito, è stato disposto dal sostituto procuratore di turno, la dottoressa Gallucci,  l’accompagnamento presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, previsto per questa mattina

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