Il 2021 è stato senza dubbio un anno da incorniciare per il Comune di Montegridolfo per quanto riguarda i risultati conquistati nel campo della cultura. Nonostante una pandemia che non ha lasciato tregua, mettendo in difficoltà specialmente le realtà territoriali più piccole, l’amministrazione comunale – grazie all’impegno del sindaco Lorenzo Grilli e del vice sindaco Marco Musmeci – ha continuato a lavorare per la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, storico e monumentale del borgo. Un’altra novità arrivata proprio in questi giorni. Con la partecipazione al bando della Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore del Ministero della cultura, il Comune di Montegridolfo si è aggiudicato 1.972,47 euro per l’acquisto di libri da destinare alla biblioteca/museo. Un importo che per un piccolo Comune rappresenta davvero un grande riconoscimento. In un certo senso il finanziamento ottenuto può essere considerato il coronamento di una stagione estiva caratterizzata da appuntamenti culturali di grandi rilievo, che non hanno mancato di appassionare il pubblico e attirare tra le mura del Castello tantissimi curiosi anche dai Comuni vicini.
A far risuonare la grande musica nel borgo ci ha pensato la seconda edizione del Festival musicale “Concerti al Castello” (inserita nell’ambito di “Fuori, il Festival diffuso della Regione Emilia-Romagna”), l’apprezzata rassegna musicale che durante l’estate porta note classiche e incantevoli atmosfere, nell’antico borgo di Montegridolfo. Quest’anno la manifestazione rientrava nell’ambito del Progetto “CLAP – Cultura Laboratori Arti Paesaggi. Festival generativo nei Borghi della Valconca”, il quale mira a riconoscere l’arte e la cultura e come veicolo di valorizzazione del territorio e, si avvale della collaborazione con la Fondazione Toscanini di Parma. Tre i concerti promossi e organizzati da Marco Musmeci, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Montegridolfo. A dare il via alla rassegna è stato il Duo Fisarmoniche della Romagna: i fisarmonicisti Ilario Ciccioni e Luca Casadei hanno lasciato a bocca aperta il pubblico presentando una una selezione di brani dal tango di Astor Piazzolla (del quale ricorre il centenario dalla nascita) alle indimenticabili danze popolari. Grazie alla musica del Duo, tra le mura del borgo è stata fatta rivivere la tradizione del ballo liscio da sempre legata alla terra di Romagna e al suo interprete più famoso, Raoul Casadei. Secondo appuntamento con La Toscanini Next Quintet che – nell’occasione del centenario della nascita Astor Piazzolla – ha portato in scena le melodie dalle più famose colonne sonore di Ennio Morricone e il “Blues” di “Un Americano a Parigi” di George Gershwin. Per gli amanti della fisarmonica, non sono mancate anche la rapsodica “Csárdás” di Vittorio Monti e la “Cumparsita” del Becho alias di Gerardo Matos Rodríguez. Tanto tango, ma come sempre il virtuosismo dei giovani maestri dell’Orchestra Toscanini ha accompagnato il pubblico nelle tante forme musicali del Novecento. Chiusura in grande stile con il Trio Iftode, composto da Tedi Iftode al violino, direttamente dalla trasmissione Rai 1 Uno Mattina, e dai figli Radu (secondo violino) e Vlad (pianoforte), da anni protagonisti di concerti in tutto il territorio nazionale. Grandissimi artisti che sono stati scelti addirittura dalla mitica Katia Ricciarelli per festeggiare i suoi 50 anni di carriera, ma che si sono esibiti anche al fianco di Lucio Dalla, Antonella Ruggiero, Pippo Baudo e tanti altri. Il Trio Iftode, conosciuto anche come “I violini di Romagna”, ha celebrato la grande tradizione musicale romagnola e i suoi interpreti più famosi con “Note di liscio”.
Non solo musica, ma anche cinema. Quest’estate infatti Montegridolfo ha ospitato la prima edizione del festival cinematografico “Dal paesaggio di Montegridolfo ai paesaggi del mondo”, che si è avvalso della direzione artistica del critico cinematografico Paolo Pagliarani presentando pellicole dove, al pari della sceneggiatura e degli attori, il paesaggio è protagonista. Questa scelta è data dal voler leggere e apprezzare la scenografia architettonica dello castrum malatestiano, che è parte integrante dei valori riconosciuti dal Decreto di tutela paesaggistica del Castello di Montegridolfo. Pertanto, già il momento precedente la proiezione con l’ingresso dall’antica porta medioevale, è diventata una forma esperienziale di contatto visivo e percettivo del paesaggio. La rassegna, che si è chiusa il 9 settembre scorso, ha portato in scena i film “Da zero a dieci”, “In viaggio verso un sogno”, “Benvenuti a Marwen”.